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Il progetto

La città si chiede quali siano esigenze e priorità dei lavoratori del polo logistico

Il progetto “CommunityLog” è uno studio avviato sull’analisi dei bisogni sociali dei lavoratori del Polo logistico di Le Mose

Conoscere i bisogni dei lavoratori (ma anche delle imprese) dei lavoratori della logistica, un settore-chiave dell’economia piacentina, «un territorio attrattivo - ha rimarcato il sindaco Katia Tarasconi - per merci e persone per il quale occorre un coordinamento che migliori le criticità; da questo progetto inizierà una fase di progettualità». L’intervento del sindaco nel corso dell’incontro riservato alla stampa (e di seguito alle imprese) che si è svolto a Piacenza Expo per presentare il progetto  “CommunityLog”, incentrato su uno studio avviato sull’analisi dei bisogni sociali dei lavoratori del Polo logistico di Le Mose che è scaturito dalla collaborazione tra Comune di Piacenza, Confindustria, Confapi Industria e Confcooperative, con l’intento di costruire un quadro conoscitivo condiviso, approfondito e aggiornato.

«Solo a partire dall’ascolto delle esigenze e delle priorità - ha puntualizzato anche l’assessore ai Servizi Sociali Nicoletta Corvi - possiamo intraprendere una serie di azioni concrete, che siano realmente incisive nel dare risposte mirate a rafforzare la coesione sociale, l’effettiva integrazione delle imprese e dei dipendenti della logistica con il territorio, perseguendo quello sviluppo sostenibile e inclusivo che è prioritario per conciliare qualità di vita e qualità del lavoro. Un ringraziamento fondamentale, in tal senso, va alle associazioni di categoria che con grande sensibilità hanno subito aderito a questo percorso; altrettanto importante, per garantire il coinvolgimento delle persone che vorremmo raggiungere, sarà la preziosa collaborazione delle aziende che del Polo di Le Mose costituiscono il cuore pulsante».

Erano presenti per l’occasione, Claudio Oltremonti per Confindustria («fondamentale una mappatura per comprendere la governance»), il vice direttore Marika Lusardi («le aziende ne beneficeranno per i propri dipendenti») ed Andrea Gregori del Consiglio direttivo per Confapi Industria («occorre unità di intenti coinvolgendo anche i Consorzi») e il presidente Daniel Negri per Confcooperative («è un’idea meritoria con le cooperative che sono fondamentali per il territorio per integrare il welfare aziendale con il pubblico; noi siamo al servizio dei soci per permettere loro di utilizzare al meglio i servizi a loro disposizione»).

La gestione del progetto è affidata alla Fondazione Istituto sui Trasporti e la Logistica – ITL, ente di ricerca specializzato nel settore rappresentato da Andrea Bardi (bene la sinergia tra pubblico e privato per coinvolgere tutto il Polo, con azioni di welfare attivo per risolvere le criticità del settore).

Sono previsti momenti di divulgazione rivolti alla cittadinanza e agli attori di questo comparto che, come rimarcato all’unisono dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte, «costituisce una risorsa economica e occupazionale di primaria importanza per Piacenza, che deve essere valorizzata anche dal punto di vista del legame con la comunità e con il tessuto urbano».

Nell’accordo di collaborazione tra Comune, Confindustria, Confapi e Confcooperative, si evidenzia la dimensione del Polo logistico di Le Mose sia in termini di impiego professionale, con oltre 2500 addetti che, in alcuni periodi dell’anno, superano le 3000 unità, con ricadute socio-ambientali, economiche e lavorative che si estendono oltre i confini provinciali e regionali.

Di qui l’impatto di un progetto che si articolerà sia nella somministrazione di questionari ai lavoratori del comparto – anche con l’ausilio di interpreti e mediatori culturali per superare eventuali barriere di comprensione linguistica – sia nel successivo confronto con gli stakeholders e con la collettività, per presentare pubblicamente la mappatura dei bisogni emersi e individuare, a partire dalle informazioni raccolte, le criticità su cui occorre primariamente intervenire.

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