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Le società di Enel agli studenti: «Un giovane tecnico parte da 1700-1800 euro»

L’incontro con gli studenti delle classi quinte dell’Isii Marconi. Macrì (Enel): «La transizione energetica ha bisogno di tecnici, li stiamo cercando nelle scuole per un’occupazione stabile in un settore che non conosce crisi»

«La transizione energetica è un passaggio ineludibile. Enel si è data l’obiettivo di rispondere a tutte le richieste, però abbiamo difficoltà a trovare ragazzi altamente scolarizzati da assumere per farli lavorare in questo grande sviluppo». Giuseppe Macrì, responsabile di Enel del progetto “Energie per la scuola”, ha illustrato agli studenti delle classi quinte dell’Isii Marconi di Piacenza la possibilità di partecipare ai corsi di formazione organizzati per entrare a far parte delle società che orbitano attorno ad “Enel Distribuzione”.

Il corso di formazione “multi-profilo”, da 120 ore, durante il quinto anno di scuole superiori, permette di ottenere i patentini per svolgere diversi ruoli all’interno delle società, come l’addetto ai trafili, l’esperto di giunzioni e terminazioni dei cavi, l’addetto al montaggio di cabine secondarie, addetto ad attività sotto tensione in bassa tensione. «Quello che offriamo ai giovani è un lavoro stabile, in un settore che non ha mai conosciuto crisi economiche. E la formazione si svolge in un luogo di assoluta sicurezza, non all’interno dell’azienda», ha aggiunto Macrì rispondendo alle domande dei ragazzi.

«Non si diventa operai, ma veri e propri tecnici. Si lavora con il rischio, sulle linee elettriche e a certe altezze, in ogni condizione di meteo, e bisogna anche rendersi reperibili, per intervenire quando c’è un guasto alle linee e cabine elettriche», ma in questo modo si verrà premiati», ha precisato Carlo Cordolcini dell’istituto di formazione “Agorà”, che eroga nel Piacentino questi corsi. «Questo mestiere richiede grande professionalità e conoscenza delle tecniche».  

L’ingegnere Davide Lucidi, titolare della società “Bianchini Srl” che costruisce e fa manutenzione di linee elettriche a Piacenza e Cremona, ha riportato agli studenti la sua esperienza. «Si lavora principalmente sul territorio provinciale, che è già vasto. Le trasferte fuori provincia solo in caso di calamità naturali e si tratta di massimo 15 giorni all’anno».

Poi ha riportato la storia di un diplomato in agraria che, a 22 anni, si è presentato in azienda per lavorare. «Aveva esperienze in fabbrica da 1200 euro, era alla ricerca di un lavoro stimolante, stanco di lavorare alla catena di montaggio. Dopo quattro anni di insediamento in azienda è autonomo, ora ne ha 28 ed è caposquadra. Ha uno stipendio di 2300-2500 euro al mese, visto che è specializzato e si rende disponibile per la reperibilità».

E le retribuzioni per i neo-assunti - è una domanda partita dagli studenti - da quanto partono? «Come da contratto nazionale - la risposta di Lucidi - si parte da 1700-1800 euro di retribuzione base, poi il resto dipende dalla reperibilità e dagli straordinari per le uscite extra».

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