rotate-mobile
Economia Barriera Milano / Via Garibaldi

Crisi economica, la cassa integrazione la anticipano le banche

Accordo questa mattina in Provincia fra l'Ente e alcuni istituti di credito: la liquidità per la cassa integrazione, spesso non presente in azienda, la anticiperanno le banche. Nel piacentino sono più di 1500 i lavoratori cassaintegrati. Sostegno immediato dal Mondo economico – finanziario locale

Saranno le banche ad anticipare la liquidità per pagare la cassa integrazione. Accordo questa mattina in corso Garibaldi fra i rappresentanti della Provincia e del mondo economico e sindacale piacentino: alla firma, un protocollo di intesa che mette in salvo chi ha perso il lavoro, erogando il sussidio di cassa integrazione.

Sono più di 1500 i lavoratori piacentini per i quali è stato chiesto quest'anno il sussidio, ma molte aziende non hanno la liquidità necessaria per far fronte alla spesa. Così, il presidente Trespidi insieme all'assessore al lavoro Paparo, ha predisposto il piano per uscire dall'impasse. Il protocollo è stato sottoscritto da Provincia, Camera di Commercio, Confindustria Piacenza, C.N.A., L.A.A., U.P.A., Confapi, Confesercenti, Unione dei Commercianti, Confcooperative, Legacoop, C.I.A., Coldiretti, Unione Agricoltori, C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. e quatto istituti di credito: la Banca di Credito Cooperativo di Creta, la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, la Banca Centropadane e la Banca di Piacenza.

PER LE AZIENDE – Possono usufruire del finanziamento per la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) le imprese coinvolte in procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria) o di liquidazione. L'accordo copre anche CIGS per imprese che hanno richiesto il pagamento diretto dell’indennità da parte dell’INPS, previo accordo sindacale tra le parti; CIG Straordinaria o Ordinaria in deroga, in quanto in Emilia – Romagna non è previsto l’anticipo del trattamento di CIGS/CIGO. Il finanziamento verrà attivato una volta che l'azienda consegni al lavoratore una lettera che attesti:

1. l’avvenuta richiesta di ammissione alla CIGS e CIGS/CIGO in deroga (o copia dell’accordo sindacale stipulato per     l’avvio della procedura di ammissione alla CIGS/CIGO)
2. l’avvenuta sospensione dal lavoro, con indicazione del periodo temporale
3. l’impossibilità di anticipare il trattamento
4. il cedolino paga corrispondente all’esatto importo richiesto all’INPS per ogni periodo mensile di sospensione

PER I LAVORATORI - Ai lavoratori sospesi in CIGS (L. 223/91), la Banca concede, dall’inizio della sospensione, finanziamenti mensili per una durata massima di nove mesi senza tassi di interesse né spese di gestione. Sarà sufficiente rivolgersi a una delle banche firmatarie del protocollo per avere la liquidità. Gli importi variano a seconda del tipo di cassa integrazione, oltre che dell'inquadramento del dipendente.

Qualche esempio: per i lavoratori con un rapporto di lavoro a tempo pieno e in CIGS a zero ore, l’importo massimo mensile sarà di 700 Euro, fino ad un importo massimo di 6.300 euro. Per lavoratori con un rapporto di lavoro a tempo pieno e in CIGS/CIGO (Cassa integrazione guadagni Straordinaria o Ordinaria) in deroga a zero ore, l’importo massimo mensile sarà sempre di 700 Euro, per un totale massimo di 2.800 Euro.

I tempi di rimborso del finanziamento dipenderanno dai tempi di liquidazione, da parte dell’INPS, dell’indennità di CIGS e CIGS/CIGO in deroga maturata dai lavoratori.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi economica, la cassa integrazione la anticipano le banche

IlPiacenza è in caricamento