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Unieuro, c'è l'accordo. Paparo: «Importante aver mantenuto la trattativa a livello locale»

L’accordo prevede il salvataggio del magazzino piacentino, la ricollocazione del 30% del totale dei dipendenti dei due centri direzionali, e 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori non ricollocati e un sistema di incentivi all'esodo molto vicino alla proposta avanzata al tavolo della trattativa dalle istituzioni piacentine

“Oggi – ha commentato l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo – si è ottenuto un risultato insperato rispetto al punto di partenza e alla chiusura iniziale manifestata dall'azienda. E’ stato fondamentale mantenere a livello locale la trattativa. Pur in una grave situazione di perdita di posti di lavoro, anche l'importante azione di mediazione delle istituzioni ha consentito – insieme alla responsabilità manifestata dalle parti - di evitare lo scenario peggiore”.  

L’annuncio dell’assessore Paparo è arrivato al termine di una lunga giornata che ha visto prima la sigla in Provincia del verbale di incontro (che ha sancito di fatto l'intesa sulla vertenza che coinvolge i lavoratori di Unieuro) e poi l’approvazione dello stesso accordo da parte dell'assemblea dei lavoratori. L’accordo prevede il salvataggio del magazzino piacentino (su cui il Comune di Piacenza avvierà un confronto per un possibile sviluppo), la ricollocazione del 30% del totale dei dipendenti dei due centri direzionali (si ricorda che i lavoratori dei centri direzionali di Piacenza e Monticello d'Alba ritenuti in esubero sono complessivamente 188: di questi 118 solo a Piacenza) e 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori non ricollocati. L'accordo prevede inoltre un sistema di incentivi all'esodo molto vicino alla proposta avanzata al tavolo della trattativa dalle istituzioni piacentine.

La crisi, lo si ricorda, si era aperta con il sì all’accordo tra le società Dixons e Sgm per l’acquisizione da parte di Sgm-Marco Polo Expert della catena Unieuro (con la conseguente chiusura delle due sedi dell'azienda a Piacenza e Monticello d'Alba).

L'incontro decisivo di questa mattina – che ha visto seduti intorno allo stesso tavolo Provincia, Comune di Piacenza, rappresentanti dell'azienda e parti sociali – è stato l'ultimo di una lunga serie di riunioni che si sono susseguite nelle scorse settimane.

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