rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Università Cattolica, tre giorni dedicati al latte e nuovo centro di ricerca Invernizzi

Tre giorni interamente dedicati al latte, compresa l’inaugurazione, all’azienda sperimentale dell’Università a San Bonico, del nuovo "Centro di ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi per le produzioni lattiero-casearie sostenibili"

Tre giorni interamente dedicati al latte, compresa l’inaugurazione, all’azienda sperimentale dell’Università a San Bonico, del nuovo "Centro di ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi per le produzioni lattiero-casearie sostenibili" nel quale si svilupperanno programmi di ricerca d’avanguardia nel settore lattiero-caseario e che sarà diretto dal microbiologo Lorenzo Morelli, già preside della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica.

«I convegni di lunedì e martedì e la tavola rotonda di mercoledì dedicata al tema “Un alimento per il futuro: il latte, cui parteciperà l’onorevole Paolo De Castro», precisa il professore Erminio Trevisi, sono parte integrante degli incontri organizzati da Arna (Associazione Ricercatori Nutrizione Alimenti) di cui è presidente il professore Giuseppe Bertoni. E’ il secondo che si svolge a Piacenza e vuole sempre più essere l’occasione, sottolinea Trevisi, d’incontro fra le numerose competenze professionali, coinvolte a vario titolo (produzione, trasformazione, igiene-sanità, dietetica e clinica medica), nel fondamentale campo dell’alimentazione umana. 

«In particolare - ribadisce Trevisi - per il suo nono onvegno, Arna ha inteso affrontare un argomento oggi molto dibattuto, “il latte”. In particolare, l’obiettivo è chiarire se tale alimento, correttamente inserito nella dieta, sia garanzia di salute o viceversa possa avere risvolti negativi, non solo per la stessa salute dell’uomo, ma anche per gli squilibri ambientali e per le sofferenze degli animali». Continua così il percorso di Arna alla luce di tre parole chiave: alimenti, dieta e salute, cui se ne aggiunge una quarta, cioè la Sostenibilità (o responsabilità ambientale), poiché le scelte operate dal consumatore sono sempre più condizionanti per la sopravvivenza del pianeta. Di qui la necessità di un approccio per quanto possibile olistico che le molteplici competenze presenti in Aena possono assicurare.

In particolare il finanziamento assicurato dalla Fondazione Invernizzi sarà un ulteriore stimolo per fare del Cerzoo un centro all’avanguardia per fornire le diversificate risposte che concernenti tutta la filiera produttiva del latte, dalle produzioni in campo, a quelle nella stalla, con razze anche diverse rispetto alla frisona, fino alla zootecnia di precisione e la sostenibilità parola chiave del futuro per ridurre l’impatto energetico, l’utilizzo di acqua ed un uso sempre più mirato dei farmaci.

«Sarà precisa Trevisi - l’occasione per il Cerzoo per rimettersi in gioco, affrontando le sfide dell’innovazione, con studi e ricerche che vanno dalle produzioni vegetali fino a quelle animali, sulla qualità del latte. Qui si farà ricerca a 360° con laboratori di micro- caseificazione, fino a testare le diverse tecnologie per i reflui, ed ancora tutto ciò che riguarda l’alimentazione delle bovine, la fisiologia ed i risvolti sui formaggi tipici. Una ricerca a tutto tondo da trasferire poi nelle aziende, diversificate competenze di ricerca che mantengono la loro flessibilità in sinergia operativa per fornire risposte alle sempre più numerose domande ed esigenze che provengono dagli allevatori». «Questo nella convinzione - precisa Trevisi - che la miglior sostenibilità non esclude la produzione animale, anzi rappresenta il giusto rapporto nei due sistemi  produttivi, vegetale ed animale».

Mercoledì la tavola rotonda coordinata da Giangiacomo Schiavi e con De Castro, quindi l’inaugurazione del polo di riferimento per gli studi sulla produzione di latte di qualità sostenibili (Crei) che nasce a Piacenza, con il sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi. Si è deciso di dargli vita per celebrare il 25° dalla sua Fondazione (1991) ed ambisce a diventare un modello di riferimento per gli studi sulla produzione efficiente, sostenibile e sicura di latte di qualità, con un occhio attento alle condizioni di benessere animale e di equilibrio ambientale. Obiettivi che implicano il più ampio coinvolgimento possibile delle unità di ricerca della Facoltà.

Il centro sarà inaugurato mercoledì 18 ottobre  e, grazie ai finanziamenti Invernizzi 2016-2020, sarà possibile completare l’opera di realizzazione di una vera azienda agricolo-zootecnica del futuro, nella quale saranno avviati programmi di ricerca d’avanguardia nel settore lattiero-caseario che riguarderanno le nuove tecnologie “omiche”: genomica, trascrittomica, metabolomica, proteomica, epigenomica. Queste tecnologie affiancheranno quelle più tradizionali per il monitoraggio del benessere degli animali, lo studio della risposta all’alimentazione e della fisiologia dei bovini da latte, delle interazioni con il microbioma ruminale e intestinale e degli effetti di diete diverse sulla salute, sull’efficienza digestiva e sulla produzione di gas serra da parte degli animali, oltre che le ricerche sui processi tecnologici legati alla trasformazione del latte. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Università Cattolica, tre giorni dedicati al latte e nuovo centro di ricerca Invernizzi

IlPiacenza è in caricamento