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Vertenza Adidas, dagli esuberi si potrebbe passare alle assunzioni

Cgil e Cisl: «Nel piano industriale dell’azienda Emilia ricollocato tutto il personale e forse anche 35 unità in più»

«Difesi i posti di lavoro ed evitata la possibile chiusura del magazzino». Cosí Filt Cgil e Fit Cisl in merito alla vertenza Adidas/Di Farco (Di Farco è l'azienda distributrice). La vertenza aveva avuto già una evoluzione positiva nei mesi scorsi con l'accordo sottoscritto in Regione: erano state previste diverse forme di tutela per i tutti i lavoratori coinvolti di Di Farco, dalla conservazione dei livelli occupazionali presso il sito piacentino attraverso la ricerca di nuovi clienti, alla ricollocazione su base volontaria in altri siti di logistica, fino agli incentivi all’esodo per gli esuberi.

«Se nel 2023 non si sono persi circa 150 posti di lavoro, nel 2024 c'è la concreta possibilità di aumentare il personale fino quasi a 200 lavoratori. E ciò passando attraverso un accordo che prevede tutte le possibilità di trasferimento, di agevolazioni nelle collocazioni, e un ottimo incentivo in caso di mancanza di lavoro: la filiera logistica si rafforza invece di destrutturarsi e aumentano le assunzioni a tempo indeterminato». La ricerca di soluzioni a cui hanno partecipato i sindacati della logistica di Cgil e Cisl è proseguita nei mesi successivi con l'attuale committente e con l'appaltatore in modo di portare nuovi clienti al magazzino e fare nuove lavorazioni, un impegno non da poco per Filt Cgil e Fit Cisl, con incontri a cadenza mensile tra le parti. In questi giorni la buona notizia: è stato presentato il piano industriale dell'azienda “Emilia” che è controllata dal committente Di Farco, in base al quale si prospetta la possibilità, alla dismissione di Adidas come cliente, prevista per settembre 2024, che si possa ottenere una ricollocazione piena di tutto il personale a tempo indeterminato grazie a nuovi clienti. Addirittura, se uno di questi potenziali clienti venisse confermato in maniera definitiva (é questione di giorni: a gennaio si avrà conferma), verso la fine dell'anno prossimo potrebbe esserci anche un incremento di trentacinque unità nel personale, rispetto a quelle considerate in forza in precedenza». «Questo come sindacato ci rincuora - sottolineano Massimo Tarenchi (Filt Cgil) e Salvatore Buono (Fit Cisl) - fa capire la qualità del lavoro che fa il sindacato confederale, che, come primo obiettivo, ha sicuramente i posti di lavoro».

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