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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il Grana padano Dop si presenta all’Accademia della cucina piacentina

Per l'occasione sono intervenuti Rinaldo Onesti per Fedagri-Confcooperative che raggruppa i caseifici cooperativi che operano nella provincia di Piacenza ed il presidente del caseificio Canalone, nonché membro del consiglio del Grana Padano Pietro Dallavalle

Grana padano Dop “in scena” all’Accademia della cucina piacentina, nell’ambito delle serate “a tema” che il sodalizio dedica alle ricette tipiche, oppure ai prodotti del territorio, sempre con il fine di contribuire ad un concreto approfondimento della cultura eno-gastronomica. Per l’occasione sono intervenuti Rinaldo Onesti per Fedagri-Confcooperative che raggruppa i caseifici cooperativi che operano nella provincia di Piacenza ed il presidente del caseificio Canalone, nonché membro del consiglio del Grana Padano Pietro Dallavalle.

Attraverso un suggestivo filmato predisposto dal Consorzio del grana padano appositamente per le scuole, i soci intervenuti alla serata hanno potuto seguire le fasi della lavorazione del latte che viene trasformato in grana padano, un prodotto millenario, nato grazie alla sagacia dei monaci dell’abbazia di Chiaravalle fondata nel  dodicesimo secolo da  Bernardo; attorno ad essa si sviluppò un fiorente borgo agricolo successivamente annesso nel comune di Milano. I monaci dopo aver bonificato i terreni, svilupparono l’allevamento delle bovine grazie all’abbondanza di pascoli e per sopperire al surplus produttivo di latte, grazie alla cagliata, riuscirono a produrre un formaggio da stagionare.

La leggenda narra che la cagliata sia derivata da un pastore che, messo del latte in uno stomaco di pecora grazie al caglio, questo si trasformò in formaggio; probabilmente fu invece determinante l'osservazione delle viscere di animali macellati ancora in fase di allattamento. Le testimonianze più antiche risalgono al III millennio a.C. Onesti ha poi ricordato l’importanza del Consorzio per la tutela della qualità di questo formaggio che oggi è il più noto, il più venduto e, purtroppo, il più imitato, nel mondo, quindi Dallavalle ha brevemente descritto il caseificio di cui è presidente e le azioni del Consorzio tese a valorizzare il prodotto dei caseifici aderenti e le azioni a favore del comprensorio, tra cui, il milione e mezzo di € destinato alle popolazioni colpite dal recente terremoto. Quindi gli chef dell’Accademia Michele Mauro, Attilio Co’ e Germano Felloni hanno proposto due ricette basate sul Grana: uno sformatino di grana padano con crema di zucca ed un risotto al rosmarino mantecato al grana padano, piatti abbinati al Gutturnio frizzante della cantina Piacentini.

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