Mercoledì 3 aprile Giorgio Pasotti al Municipale con lo spettacolo di Gassman "Racconti disumani"
Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. Al Teatro Municipale di Piacenza mercoledì 3 aprile alle 21 va in scena lo spettacolo di Alessandro Gassmann “RACCONTI DISUMANI" che vede protagonista Giorgio Pasotti, appuntamento inserito nel cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa 2023/2024, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Iren, MIC e Regione Emilia-Romagna.
I due testi di Kafka sono “Una relazione per un’Accademia” e “La tana”: sembrerebbero due storie di animali, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altra che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno. «Franz Kafka nei suoi racconti, ma come in tutto quello che ha scritto, - sono le parole di Alessandro Gassmann - sorprende, lavora sulla parte profonda di noi stessi, sempre con una visione personale, riconoscibile, inimitabile. Nei due racconti che ho scelto descrive due umanità “disumanizzate”. Se nella “relazione” presenta una scimmia divenuta uomo, che descrive questa sua “metamorfosi”, nella “tana” parla di un uomo che, terrorizzato da ciò che non conosce, vive come un animale sotterraneo, in attesa di un nemico del quale è terrorizzato appunto, ma del quale sa molto poco».
“Una relazione per un’Accademia”, pubblicato la prima volta nel 1917, vede protagonista una scimmia che racconta come, in cinque anni, si adegua al sistema umano per uscire dalla gabbia nella quale l’hanno rinchiusa dopo la cattura e guadagnare un fac-simile di libertà. “La tana”, uno degli ultimi racconti dell’autore boemo, scritto durante la sua permanenza a Berlino nel 1923 e pubblicato postumo e incompiuto per la prima volta nel 1931, racconta del continuo, disperato sforzo intrapreso dal protagonista, per metà roditore e per metà architetto, di costruirsi un’abitazione perfetta, un elaborato sistema di cunicoli costruiti nel corso di un’intera vita, per potersi proteggere da nemici invisibili.
«Penso sia il momento giusto per ridare la parola a questo gigante del teatro e della letteratura, - sono sempre le parole di Gassmann - proprio oggi, quando molte delle paure da lui raccontate, trovano posto nella realtà che viviamo. Penso che andare in profondità in noi stessi, e guardare attraverso le parole di Kafka ciò che ci spaventa, possa aiutarci a capire meglio chi è intorno a noi. Uno spettacolo con un unico protagonista, Giorgio Pasotti, che stimo e che dimostra con questi due personaggi, e con questa scelta condivisa, di aver raggiunto una maturità artistica, e una voglia di sperimentarsi, molto rara nel panorama teatrale italiano. Il gruppo di lavoro è quello che collabora con me da quando sono regista di teatro, e lavoriamo ormai in simbiosi artistica».