Mostra "Volti di storia alberoniana", eventi di chiusura
Domenica 1 febbraio 2015 sarà l’ultimo giorno per vedere "Volti di storia alberoniana", mostra di ritratti di professori e alunni della plurisecolare storia del Collegio Alberoni, allestita nella Sala Scribani Rossi della Galleria Alberoni, inaugurata lo scorso 14 dicembre 2014, in occasione dell’ultima iniziativa programmata per le celebrazioni del 350° anniversario della nascita.
Oltre 20 rilevanti opere tra disegni, dipinti e sculture realizzate da importanti artisti tra il Settecento e il Novecento, (da Francesco Hayez fino a Fausto Chittofrati artista piacentino vivente, passando per Francesco Scaramuzza, Bernardino Pollinari, Paolo Bozzini, Francesco Ghittoni, Fedele Toscani e tanti altri) ricostruiscono momenti significativi della lunga storia del Collegio Alberoni e presentano rilevanti personalità che hanno segnato la storia della Chiesa, della città di Piacenza e più in generale della società italiana.
UN EVENTO A CHIUSURA DELLA MOSTRA
Proprio per domenica 1 febbraio 2015 la Galleria Alberoni propone a tutti i cittadini e agli appassionati di arte e storia, quale evento di chiusura della mostra, un pomeriggio culturale particolarmente intenso e costituito da due momenti: UNA VISITA GUIDATA SPECIALE (per l’occasione ingresso ridotto €. 4,50), replica di quella tenutasi il 14 dicembre, ma che presenta alcune interessanti e inedite novità, e la PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO "Don Giuseppe Morosini. Storia di un prete soldato", realizzato da Antonio Molfese e dedicato alla significativa figura di Padre Giuseppe Morosini (1913-1944), studente del Collegio Alberoni, missionario vincenziano che fu giustiziato il 3 aprile 1944 dai nazifascisti.
Chi volesse vedere la sola mostra senza partecipare alla visita guidata speciale potrà visitarla dalla ore 15.30 alle ore 18 con un ingresso ridottissimo di soli €. 2,00.
VISITA GUIDATA SPECIALE I frutti dell’albero del Cardinale
Alle 16 di domenica 1 febbraio 2015, nella Sala Arazzi della Galleria Alberoni, avrà inizio una originale VISITA GUIDATA SPECIALE alla scoperta dei frutti cresciuti e maturati sull’albero del cardinale, il suo Collegio: alunni, professori e cittadini celebri formatisi al Collegio Alberoni tra Settecento e Novecento. Ingresso alla visita guidata speciale con biglietto ridotto €. 4,50 dalla Galleria Alberoni (Via Emilia Parmense 67).
Il percorso, a cura di Maria Rosa Pezza, referente per i progetti didattici del Collegio Alberoni, presenta una forma particolarmente originale poiché si avvarrà anche di letture e interventi teatrali di Paolo Contini, Salvatore Dattilo e Romano Gromi che impersoneranno e daranno voce a tre illustri personaggi alberoniani: Giovanni Battista Manzi, Gian Domenico Romagnosi e Alcide Marina, le cui parole e i cui pensieri torneranno così a riecheggiare negli antichi ambienti del Collegio.
L’itinerario, scandito in cinque tappe e in altrettanti significativi luoghi del Collegio Alberoni, svelerà una selezione delle numerosissime personalità che si sono formate e istruite al Collegio Alberoni nel corso degli oltre 260 di vita dell’Istituzione voluta e fondata dal cardinale Alberoni
Si tratta di sacerdoti, missionari vincenziani, vescovi, cardinali che hanno segnato la vita della Chiesa locale, italiana e universale, ma anche di cittadini, giuristi, economisti, pedagogisti, che si sono distinti e hanno contribuito in modo esemplare alla maturazione culturale e al progresso della società civile piacentina e italiana.
Il percorso si concluderà nuovamente nella Sala degli Arazzi con la proiezione di un breve video che illustra, per musiche e suggestive immagini, l’identità e la vita attuale, tra formazione, cultura, spiritualità, impegno pastorale e tempi di svago, del Collegio Alberoni. Il percorso guidato speciale presenta alcune novità rispetto a quello tenutosi nel mese di dicembre, in occasione dell’apertura della mostra: permetterà infatti di conoscere e apprezzare oggetti e documenti inediti donati, all’inizio del 2015, al Collegio Alberoni.
L’album fotografico di Padre Pizzoni
Durante la visita guidata speciale saranno proiettate alcune immagini dei primi decenni del secolo XX relative al Collegio Alberoni, tratte dall’album fotografico di Padre Giuseppe Pizzoni, ex alunno del Collegio e missionario vincenziano. E’ pervenuto recentemente al Collegio Alberoni, donato dai familiari di Mons. Luigi Tagliaferri, che conobbe Padre Pizzoni. Si tratta di un prezioso documento storico che permette di ricostruire avvenimenti, usi, ambienti, fisionomia di luoghi del Collegio Alberoni nei primi decenni del secolo scorso, con alcune significative immagini dell’Istituto di San Lazzaro durante la prima guerra mondiale.
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO - SALA DEGLI ARAZZI, ORE 17.30
"Don Giuseppe Morosini. Storia di un prete soldato", di Antonio Molfese
Ingresso gratuito
Alle ore 17.30 di domenica 1 febbraio 2015, nella Sala degli Arazzi, avrà inizio il secondo momento del pomeriggio alberoniano di chiusura della mostra Volti di storia alberoniana, e cioè la proiezione del documentario intitolato "Don Giuseppe Morosini. Storia di un prete soldato”, realizzato da Antonio Molfese e dedicato alla vita di Padre Giuseppe Morosini (1913-1944), missionario vincenziano, che fu alunno del Collegio Alberoni e che, impegnato a Roma nella resistenza, in attività di assistenza ai poveri e agli ebrei, venne arrestato e fucilato dai nazifascisti il 3 aprile del 1944.
Medaglia d’oro al valore militare, compose la Ninna Nanna per il figlio del bimbo che doveva nascere al suo compagno di cella, Epimenio Liberi, poi giustiziato alle Fosse Ardeatine. Sandro Pertini, anch’esso in quel periodo detenuto a Regina Coeli, lo incontrò dopo un interrogatorio delle SS e ne scrisse in seguito un commosso ricordo. Il grande regista Roberto Rossellini, autore di Roma Città aperta, diede nuova vita a Padre Morosini, ispirandosi a lui per costruire il personaggio di don Pietro, interpretato da Aldo Fabrizi. Alcune immagini del film accompagneranno l’esecuzione della Ninna Nanna.
I FRUTTI DELL’ALBERO DEL CARDINALE - Visita guidata speciale
Un percorso in cinque tappe che, a partire dal Novecento, risalirà oltre due secoli di storia, per giungere alle origini del Collegio e ai primi personaggi che lo hanno caratterizzato.
LA PRIMA TAPPA andrà in scena nella Sala degli Arazzi dove Maria Rosa Pezza, anche con la proiezione di foto storiche e documenti, presenterà una rosa di personaggi alberoniani a partire dagli alunni che determinarono la fama del Collegio quale fucina di cardinali: Silvio Oddi, Opilio Rossi, Luigi Poggi, Antonio Samorè e Agostino Casaroli, del quale si è celebrato, l’anno scorso, il 100° anniversario della nascita. A lui è specificamente dedicata, nella Sala Arazzi, una sezione della mostra, con l’esposizione di un ritratto dipinto e di alcuni altri oggetti da lui donati al Collegio (uno splendido crocifisso in avorio del XIII secolo, una penna d’oro).
La visita di domenica 1 febbraio 2015 permetterà inoltre la visione di ulteriori 4 oggetti del cardinale Casaroli appena donati al Collegio dalla nipote.
Insieme ai Cardinali e ad altri esponenti alberoniani del secolo scorso, proprio nel luogo che espone una gran parte del prezioso patrimonio artistico alberoniano, saranno presentate le figure di Padre Gian Felice Rossi che fu per decenni direttore della Galleria Alberoni e allo studio della quale dedicò con grande passione la sua vita, e Ferdinando Arisi, anch’egli curatore delle raccolte artistiche del Collegio Alberoni, ma in precedenza, dal 1936, studente alberoniano della settantaduesima camerata, di cui proprio Gian Felice Rossi fu il direttore, svolgendo, tra l’altro, un ruolo determinante nella nascente passione artistica di Arisi.
LA SECONDA TAPPA si terrà nella Chiesa di San Lazzaro dove, anche grazie all’intervento teatrale di Romano Gromi, prenderà vita l’importante figura di Mons. Alcide Marina (Santimento di Rottofreno 1887 – Roma 1950), che fu alunno, professore e poi Superiore del Collegio Alberoni, Visitatore della Provincia Romana della Congregazione della Missione, Arcivescovo Titolare di Eliopoli, Delegato Apostolico in Persia e in Turchia, primo Nunzio Apostolico del Libano.
Negli anni in cui fu Superiore, 1921-1933, il Collegio visse un fase di grande vivacità e creatività; egli fu un aggiornatore così intelligente dell’Istituzione alberoniana, da dover essere considerato, come scrisse Gian Felice Rossi, cofondatore.
La sua figura sarà ricordata nella Chiesa di San Lazzaro dove nel 1965, 15 anni dopo la sua morte, la sua salma fu portata e deposta, nella Cappella di San Giuseppe, accanto al mausoleo dell’Alberoni. Sulla lapide si trova un medaglione in bronzo con l’effigie di Marina, realizzato dallo scultore piacentino Paolo Perotti.
Ma la Chiesa di San Lazzaro racconta anche un altro significativo episodio della vita di Mons. Marina. Alla sua sensibilità teologica e artistica si deve infatti il progetto iconografico per le decorazioni della lunetta absidale, con il gruppo della Carità e San Lazzaro, e delle volte. L’opera fu realizzata da Luciano Ricchetti in occasione del 200° anniversario della fondazione del Collegio Alberoni.
LA TERZA TAPPA della visita guidata andrà in scena nella biblioteca monumentale, il tempio della cultura, dove gli intervenuti potranno scoprire l’importante figura di Gian Domenico Romagnosi (Salsomaggiore 1761 – Milano 1835), alunno del Collegio Alberoni, dove studiò per sei anni, notaio, pretore, docente in numerose Università e soprattutto grande giurista e filosofo, autore di opere che influirono profondamente sul rinnovamento del pensiero giuridico e sulla fondazione di una nuova scienza del diritto pubblico.
Salvatore Dattilo darà vita al Romagnosi adulto che ricordò con gratitudine gli anni della formazione alberoniana e i padri Vincenziani, dedicando loro l’opera “Dell’insegnamento primitivo delle matematiche”: “Io dedico a Voi questo tenue mio lavoro per professare sì al pubblico che a Voi quella gratitudine che ho sempre sentito e che sento ancora vivissima nell’età mia inoltrata, per l’istruzione e l’educazione ricevuta in codesto Collegio, e per l’amorevolezza veramente paterna colla quale trattate i Vostri Alunni.(…) Possa la Provvidenza Divina a gloria e a Vantaggio di codesto Paese e dell’Italia tutta conservare Codesto Collegio, e non sottrarlo mai alla Vostra direzione.”
Nella stesso suggestivo luogo verrà presentato un altro grande cittadino formatosi al Collegio Alberoni: Melchiorre Gioia (Piacenza 1767 – Milano 1829), che rimase all’Alberoni nove anni, divenne importante economista e filosofo e scrisse “Filosofia della Statistica”, scienza della quale è uno dei fondatori.
Sempre nella Biblioteca Monumentale, il luogo della conservazione del sapere e della cultura, attraverso le parole di Maria Rosa Pezza e la proiezione di immagini, verrà narrata la prestigiosa avventura della pubblicazione del Divus Thomas, rivista scientifica, filosofica, teologica, uscita per la prima volta il 7 marzo 1880, nel caratteristico colore rosa, stampata su due colonne e in lingua latina, unitamente alle figure dei quattro professori che la idearono e la fondarono.
Padre Alberto Barberis (Casale Monferrato 1847 – Piacenza 1896), alunno e professore del Collegio Alberoni, missionario vincenziano, fondatore e primo direttore del Divus Thomas, Padre Giovanni Battista Tornatore (Dolceacqua di Ventimiglia 1820 – Piacenza 1895), missionario vincenziano, professore di teologia al Collegio Alberoni, cofondatore del Divus Thomas e fondatore, con Rosa Gattorno, delle Figlie di Sant’Anna, autore di dotte monografie riguardanti l’interpretazione del pensiero di San Tommaso, Padre Carlo Ramellini (1842-1900), alunno e professore di teologia in Collegio, missionario vincenziano, cofondatore del Divus Thomas, Mons. Giovanni Battista Vinati (Piacenza 1847- Roma 1917), alunno del Collegio Alberoni e professore di diverse discipline al Seminario Vescovile, cofondatore del Divus Thomas, Vicario Generale della diocesi di Piacenza e Vescovo di Bosa, in Sardegna.
La rivista riscosse ben presto l’approvazione dei dotti e dello stesso Leone XIII che ne aveva sostenuto la divulgazione facendo, subito dopo la pubblicazione, un Rescritto di lode e di incoraggiamento.
LA QUARTA TAPPA porterà i visitatori nell’aula di fisica dove, insieme alla descrizione delle modalità di insegnamento delle materie scientifiche, verranno presentati quattro importanti professori che si occuparono, con passione e competenza, delle scienze e degli osservatori in Collegio.
Giovanni Battista Manzi (Itri di Latina 1831 – Statto 1912), alunno, per i soli anni della teologia, al Collegio Alberoni, missionario vincenziano, fu professore di matematica e fisica e poi Superiore del Collegio Alberoni; svolse una significativa attività di innovatore dell’Osservatorio Alberoni, fondò la Specola astronomica alberoniana, fu scienziato e meteorologo di caratura internazionale e accademico dei Lincei.
A lui darà nuova voce, nell’aula di fisica, Paolo Contini
Francesco Grassi (1715-1773), che fu il primo insegnante di filosofia e di fisica al Collegio, insegnò teologia dogmatica, divenne Superiore nel 1767, conservando tale carica fino alla morte. A lui e al suo assistente Gian Domenico Cravosio, poi docente di fisica all’Università di Parma, si devono gli strumenti più antichi di elettrologia, meccanica e termologia.
Esercitarono funzioni direttive sugli osservatori, nel secolo XX, anche Giuseppe Zeppieri e Pietro Pizzi. Quest’ultimo, nato a Genepreto nel 1922 e deceduto al Collegio nel 1992, era molto conosciuto nella città di Piacenza per la sua competenza, avendo insegnato al Collegio Alberoni, matematica e fisica e aggiornamenti scientifici e diretto, per vari decenni, gli osservatori scientifici e il museo di scienze naturali del Collegio Alberoni.
Con la presentazione della sua significativa figura il percorso di visita ritorna al secolo scorso e trova la sua conclusione.
QUINTA E ULTIMA TAPPA sarà proprio la mostra VOLTI DI STORIA ALBERONIANA, allestita nella Sala Scribani Rossi, che, con domenica 1 febbraio 2015, chiude al pubblico.
Chi volesse vedere la sola mostra senza partecipare alla visita guidata speciale potrà visitarla dalla ore 15.30 alle ore 18 con uno ridottissimo biglietto di ingresso soli €. 2,00