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Amianto, Lega: «Sostegni per la rimozione e bonifica vicino alle abitazioni»

Mesotelioma da esposizione da amianto, la richiesta di Stragliati e Rancan (Lega)

«Alla luce dell'incremento registrato sul territorio emiliano-romagnolo del numero di persone affette da mesotelioma maligno, tumore raro correlato con un’esposizione professionale e/o ambientale ad amianto, e sulla scia di quanto altre Regioni stanno già facendo, anche la Giunta Emiliano-Romagnola preveda forme di sostegno per la rimozione e lo smaltimento in sicurezza di manufatti contenenti amianto anche da edifici di proprietà di privati, con particolare riferimento a quelli destinati ad uso abitativo». Lo chiede un atto ispettivo, a prima firma del consigliere regionale della Lega, Valentina Stragliati, e del capogruppo e segretario Lega Emilia, Matteo Rancan, che denunciano come «al 30 giugno 2023 fossero censiti 3.421 casi di mesotelioma maligno incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi».

«Il mesotelioma – spiegano i leghisti - conferma, quindi, anche in Emilia-Romagna, le sue caratteristiche di tumore raro, ma con un aumento costante dell’incidenza in entrambi i generi. A partire dal 1996, la punta massima è stata registrata nel 2016 con 160 casi, seguita da un tendenziale calo fino al 2020 (143) per poi risalire a 150 casi nel 2021, ultimo anno di incidenza completa».

In altre parole, i manufatti contenenti amianto sono ancora molto diffusi sul territorio regionale, principalmente in edifici di proprietà privata.  Nel loro atto ispettivo, nel quale chiedono un intervento celere e risolutivo da parte della Regione, Stragliati e Rancan richiamano il DPCM 308/02 che hai istituito il Registro nazionale mesoteliomi (ReNam), articolato su base regionale e facente capo all’Inail e i Centri operativi regionali (COR). L’attività del ReNaM è, inoltre, riconosciuta dal “Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro”.

«Tramite il Registro nazionale mesoteliomi è stata attivata una sorveglianza epidemiologica che ha permesso di raccogliere numerosi dati circa l’incidenza dei mesoteliomi, il ruolo e le modalità delle esposizioni occupazionali e non ad amianto, le lavorazioni coinvolte. Da qui la nostra interrogazione, volta a sollecitare la Giunta regionale ad attivarsi concretamente per far sì che il numero di casi di mesotelioma maligno si riduca drasticamente», concludono Stragliati e Rancan.

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