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La nota

Civica Barbieri: «Chi amministra deve ricordare che rappresenta tutti»

I consiglieri della civica di centrodestra: «Sbigottiti dalla gravità dell’atteggiamento del sindaco e della sua Giunta»

«Anziché stupirsi perché gruppi consiliari politicamente distanti, come Fratelli d’Italia e Alternativa per Piacenza, abbiano condiviso una rimostranza, i consiglieri di maggioranza dovrebbero molto riflettere. Riflettere sulla gravita di un gesto pesante come la chiusura del dialogo e del confronto nella sede che dovrebbe mettere questo al centro per il bene di Piacenza. Ma noi sappiamo non confondere i ruoli del consigliere e del sindaco con i suoi assessori delegati: è certo facoltà di ogni consigliere e di ogni parte politica portare avanti le proprie istanze con i metodi - previsti dalle norme - che si è capaci di mettere in pratica, ivi compreso il mutismo, seppur il chiudersi al dibattito è una sconfitta che dimostra i propri argomenti o la propria convinzione inadeguati al confronto per l’obbiettivo comune “Piacenza”. Assistendo a questo teatrino avvilente che di certo non rende i piacentini orgogliosi, siamo invece sbigottiti dalla gravità dell’atteggiamento del sindaco e dell’amministrazione. Chi amministra deve infatti ricordarsi sempre che non rappresenta se stesso ma l’intera comunità, composta sia da votanti propri che non. Un sindaco e i suoi assessori delegati rappresentano l’Istituzione e guai a svilirne il ruolo, la terzietà e l’autorevolezza. Guai a dimostrare che si è sordi alle istanze dei cittadini, al di là delle loro posizioni, idee e modi, se leciti, e dei temi che si sollevano e che si opera con arroganza, dichiarandolo pure. Nell’ultimo Consiglio comunale si decideva proprio delle enormi risorse che, con tasse e tariffe, verranno obbligatoriamente richieste ai cittadini, nonché di tutti i progetti e le iniziative in campo da qui al 2025.

Temi importanti erano oggetto degli “Ordini del giorno” presentati dai colleghi di minoranza; temi condivisibili e condivisi - lo ha dichiarato anche il sindaco - e sui quali a tutti i consiglieri e anche a ogni singolo cittadino sarebbe certo interessato conoscere la posizione di questa nuova amministrazione. Ciò non è stato possibile perché per inaccettabile e infantile ripicca - Tarasconi ha ammesso essere così - nessuno dell’amministrazione ha espresso una sola parola sul se, il come e il quando si interverrà. Peggio: Tarasconi si è spinta a dichiarare che non importa ciò che si delibera: a prescindere da quello che viene approvato o meno è poi lei a decidere come vuole. Senza alcuna remora, chi rappresenta l’Istituzione comunale ha dichiarato che può agire al di la delle delibere, e pertanto delle norme: una dichiarazione non solo arrogante e di cattivo gusto ma soprattutto pesante e inaccettabile. È poi grave che il Consiglio comunale, massima espressione democratica del territorio, sia delegittimato dallo stesso Primo cittadino con le dichiarazioni e con i fatti. Una deriva, quella imboccata, non tollerabile da chi come noi crede nei valori democratici che incardinano nelle istituzioni i principi di libertà e uguaglianza, ma anche una deriva pericolosa se il tutto avviene nel silenzio generale. Noi non siamo stati zitti in consiglio e non lo siamo ora. C’è poco, democraticamente parlando, di peggio rispetto a quanto avvenuto per mano dell’Amministrazione: di peggio si può solo sospendere il ruolo del Consiglio, ricordando negativi trascorsi certo lontani ma da avere ben presenti. Di fronte a ciò noi non staremo di certo, come il sindaco vorrebbe, zitti e buoni a guardare».

Gruppo Civico Barbieri Sindaco (Patrizia Barbieri, Federica Sgorbati, Barbara Mazza, Massimo Trespidi, Jonathan Papamarenghi)

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