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Il dibattito

Passa il piano su piazza Cittadella, le minoranze abbandonano l’aula

Con 19 voti a favore e l’astensione dei Liberali ok al documento. Il centrodestra: «Progetto vecchio, a pagare sono i piacentini». La maggioranza: «Finalmente si procede dopo anni di immobilismo»

Con 19 voti a favore e la sola astensione dei Liberali Piacentini ha ottenuto il “via libera” del Consiglio comunale il piano di riequilibrio economico del parcheggio interrato di piazza Cittadella. In una seduta contrassegnata da striscioni polemici (alcuni attivisti di ApP sotto al Comune) e magliette polemiche (quelle delle consigliere Fdi Sara Soresi e Gloria Zanardi), il voto è arrivato senza il centrodestra e Alternativa per Piacenza presenti in aula. Fdi ha abbandonato l’aula nei primi minuti, Civica Barbieri-Liberi, Lega e App quando ci si è avvicinati al voto. Le contestazioni sono note: poco tempo a disposizione per leggere tutte le documentazioni, era meglio rinviare a settembre il dibattito e il voto. Per l’opposizione la fretta dell’Amministrazione sarebbe “sospetta”.

LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE

L’ex sindaco Patrizia Barbieri si tiene tutti i suoi dubbi. «Chiedere chiarimenti su questa pratica è doveroso. Si dovrebbe votare solo quando tutte le informazioni sono a posto, si poteva aspettare un mese e approfondire. Ho dubbi sull’interesse pubblico dell’opera e avrei aspettato il parere dell’Anac prima di votare la delibera. Da questa Giunta non arrivano risposte».

«Perché questa fretta? Manca il parere – ha fatto notare Jonathan Papamarenghi (Civica Barberi) - dell’avvocatura comunale sul piano. E dal 2012 a oggi abbiamo ritoccato soltanto i prezzi del progetto, ma non i contenuti, intanto il mondo è cambiato e si ricerca una sostenibilità delle opere. Falso dire che sia un intervento “a costo 0” del Comune: i piacentini pagano il parcheggio 1,50 euro invece che 1,05, la concessione dura quattro anni più e rinuncia a una parte dei canoni. Questo piano di riequilibrio è andato in tutte le direzioni, tranne quella dell’interesse dei cittadini».

«La maggioranza in campagna elettorale si è riempita molto la bocca della parola “partecipazione” – ha contestato Luca Zandonella (Lega) - poi nei fatti la Consulta non è stata convocata. Intanto scatta l’ennesimo aumento della Giunta Tarasconi. Stupisce che il sindaco, dopo aver detto che la pratica era rischiosa, si fidi senza avere un parere dei legali del Comune».

«Masochismo politico imprudente e pericoloso – è il giudizio lapidario di Luigi Rabuffi (ApP) -, si decide in fretta e furia sulla pratica e la maggioranza intollerante alla partecipazione. Serviranno 42 anni di occupazione giorno e notte a 2 euro all’ora per ammortizzare quest’opera, visto che porta soltanto 20 posti auto in più di quelli attuali. Non si dica che il parcheggio interrato renda più bella la piazza».

IL CENTROSINISTRA E’ CONVINTO

«Le linee di mandato dell’Amministrazione – ha preso la parola Salvatore Scafuto (Pd) - sono chiarissime. Siamo pronti a mettere la faccia nelle situazioni più difficili, come quella di oggi. Chi blocca tutto non ha mai responsabilità: piazza Cittadella da dieci anni è il simbolo del non fare, è un luogo dove si passa e si va via il prima possibile. È un pezzo di città disordinato e senza identità. Se durante gli scavi emergerà qualcosa, avremo qualcosa da valorizzare e da mostrare ai turisti. Un’Amministrazione ha la responsabilità di decidere».

«Se il centrodestra ha sempre nutrito dei dubbi sulla pratica – è il commento di Andrea Fossati, capogruppo Pd - perché non si impegnò per una risoluzione del contratto? Perché rinunciare al contributo del Bando Periferie per quest’opera? L’immobilismo bloccherebbe la pratica. Il tempo si è perso negli anni, non è una sorpresa l’aumento dei costi dell’opera, sono passati 11 anni dal contratto. La nostra è una scelta di responsabilità, fatta nel primo anno di Amministrazione, con coraggio vogliamo risolvere uno dei 5-6 nodi urbanistici della città». «Come mai non si è mai affrontato fino ad oggi – è la dichiarazione di Claudia Gnocchi, capogruppo Civica Tarasconi - la questione in aula, prima di questi giorni?».

Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi) non ha accolto le tesi della maggioranza.  «Volete farvi passare come quelli che risolvono i problemi. In realtà qua li ha creati Roberto Reggi nel 2008. Il progetto non sta in piedi, è datato, è vecchio, il mondo è cambiato. Qua avete solo sancito l’interesse pubblico dell’opera e rivisto il piano economico, con i piacentini chiamati a mettersi le mani in tasca per pagare».

«Dall’opposizione – è intervenuto anche Boris Infantino (Pc Coraggiosa) - non ho ascoltato alcuna alternativa sulla questione. Comunque sono 56mila gli euro per ogni parcheggio, non oltre 700 come dichiarato dalle minoranze. Ci sono parcheggi interrati nelle piazze più importanti d’Europa e non si può lasciare tutto come è solo per la paura di non ritrovare reperti storici. Se le minoranze pensano che sia più giusto pagare la penale (che può andare da 3 a 5 milioni di euro), lo dicano chiaramente. Gli atti sono comunque già noti e conosciuti, si sapeva da inizio giugno che si voleva portare la pratica in aula entro la fine di luglio».

«Per anni il centrodestra – ha tuonato Stefano Perrucci (Pd) rivolgendosi all’opposizione - ha denunciato la mancanza di parcheggi nell’area Nord. Qua sindaco e Giunta sono determinati, i loro predecessori hanno temporeggiato e i cittadini non li hanno premiati. Risibile parlare di “fretta”, sono carte note da anni. Anche le rotonde di Reggi erano osteggiate, oggi chi saprebbe proporre qualcosa di migliore? Il centrodestra ha tenuto in mano la pratica per 5 anni e non ha proposto nulla e ora non ci evidenzia suggerimenti utili».

«Decidere – ha preso la parola anche la deputata Paola De Micheli (Pd) - cambia il destino delle comunità. I sospetti ci sono sempre quando la politica affronta le questioni con i privati. Quando si apre un cantiere in un sedime già occupato nessuno è contento, solo quando s’inaugura l’opera si vede il risultato. Nella mia vita - De Micheli è stata ministro dei trasporti e commissario alla ricostruzione del Centro Italia, ndr - non ho mai visto un Pef “facile”, sono tutti complessi. Questa Amministrazione ha deciso la strada del percorso, sperando che sia risolutivo. L’Anac ci aveva già attenzionato perché non sono stati rispettati patti e tempi, su Lodetti Alliata siamo garantisti, ma non facciamo la cultura del sospetto e del benaltrismo. La piazza merita un intervento di riqualificazione e non sarà l’unico, perché prima o poi bisognerà intervenire sulla caserma».

Il centrodestra, ad un certo punto, è uscito dall’aula. Solo Filiberto Putzu (Liberali), per la minoranza, è rimasto: «Spiace che il centrodestra sia andato via, chi non c’è sbaglia sempre, chi non fa, sbaglia. Non ho capito le loro motivazioni. Comunque si è dedicata poca attenzione ad una revisione del progetto, anche dal punto di vista estetico». «Nessuno vive la cosa – ha chiosato l’assessore Bongiorni - in termini trionfalistici». «Sarà sicuramente il cantiere più attenzionato dai piacentini – è il commento di Matteo Anelli (Pc Coraggiosa) - oltre che dalla Giunta». «I consiglieri di Fdi – ha spiegato Caterina Pagani (Pc Oltre) - non ci hanno degnato della loro presenza, è un peccato. La piazza Cittadella è ostaggio da 15 anni, la pratica si è incagliata, la parola “fretta” è veramente usata a sproposito». «Decidere è un atto dovuto alla città e al comparto Nord», è l’appunto di Tiziana Albasi (Pd). «Ringrazio il pubblico presente – ha preso la parola Margherita Lecce (Civica Tarasconi) - anche se non la pensa come noi. Delusa dal comportamento delle minoranze, così allontanano i cittadini dalla politica». «Siamo l’Amministrazione del fare – ha sentenziato Gianluca Ceccarelli (Pc Oltre) - altro che immobilismo, questo obiettivo l’avevamo promesso e ora diamo una risposta».

17-15

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