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Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

Comunali 2012: nasce la sottoscrizione "Piacenza che vorrei"

Comunali 2012: nasce il movimento "Piacenza che vorrei" con tanto di logo, manifesto programmatico, dichiarazioni di intenti, sito internet, firmatari e assemblee settimanali

Comunali 2012: nasce il movimento "Piacenza che vorrei" con tanto di logo, manifesto programmatico, dichiarazioni di intenti, sito internet, firmatari e assemblee settimanali. Questo movimento potrebbe diventare una lista? I promotori che hanno sottoscritto la dichiarazione di intenti pare stiano valutando la possibilità di trasformare il movimento in lista per le prossime elezioni comunali.

"Piacenza che vorrei", si legge sul sito (www.piacenzachevorrei.it) "è aperto a chiunque condivida la dichiarazione di intenti e voglia lavorare per una Piacenza migliore". Ma andiamo per ordine, partendo dal manifesto programmatico "in vista delle elezioni comunali del 2012":

Noi, cittadini di Piacenza, abbiamo un desiderio: che le prossime elezioni comunali siano l’occasione per un cambiamento significativo di stile di governo della nostra città e che, questo cambiamento, abbia come motore la partecipazione diffusa ed autentica alle grandi scelte che riguardano il futuro di tutti noi. Piacenza ha molte potenzialità ma soffre di gravi criticità. In primo luogo il livello di inquinamento e condizioni ambientali pessime in quanto le strategie di contrasto che sono state messe in campo, da tutte le ultime amministrazioni, sono all’evidenza insufficienti a migliorare in modo significativo la qualità dell’aria che respiriamo. A tal proposito serve dare maggiore coerenza locale alle strategie per il miglioramento della qualità dell’aria che gli Enti preposti hanno sottoscritto per allinearsi agli obiettivi richiesti dall’Unione Europea. Questo coinvolgendo le regioni del bacino padano, area geografica in cui la città di Piacenza si colloca, a pieno titolo, come fulcro geografico e strategico. L’ambiente urbano ha scarsa qualità anche per l’eccesso di cementificazione che ci ha posto al vertice delle classifiche per il consumo di suolo.

Noi riteniamo che occorra, senza ulteriori ritardi, dotare la città di un piano urbanistico centrato sulla riqualificazione dell’esistente e la creazione di un sistema di parchi pubblici e di verde periurbano che compensino il forsennato sviluppo di questi ultimi anni. Piacenza deve diventare attrattiva in primo luogo per le persone, prima ancora che per le imprese, investendo nella qualità della vita, nelle istituzioni e nei servizi della scuola, della cultura e della sanità. La mobilità deve diventare una priorità per il Comune, utilizzando al meglio tutte le infrastrutture esistenti sul nostro territorio, in primo luogo la linea ferroviaria ad alta velocità. Vogliamo dare concretezza alla strategia “Europa 2020” e ai principi su cui è fondata: crescita intelligente (sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione), crescita sostenibile (promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva) e crescita inclusiva (promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale). Ma la condizione perché tutto questo si realizzi è il rinnovamento radicale del modo di fare politica perché il decadimento del sistema dei partiti e della rappresentanza basata sulla delega a pochi appare irreversibile.

Occorre introdurre dosi massicce di democrazia diretta e soprattutto che venga avviato un percorso di discussione aperto e dal basso sia sul programma della nuova amministrazione sia sulle liste ed i candidati. Riteniamo inoltre che questo percorso participativo non debba limitarsi al periodo pre-elettorale ma debba proseguire con la finalità di indirizzare ed accompagnare la prossima Amministrazione Comunale nelle sfide e decisioni sempre più ardue su cui si troverà impegnata. Tutto ciò non contro i partiti e gli schieramenti esistenti ma utilizzando modalità che vadano oltre ed indipendentemente da loro. Da parte nostra invitiamo tutti coloro che condividono questa dichiarazione d’intenti a partecipare attivamente a questa riflessione collettiva sul tema “PIACENZA CHE VORREI” con un contributo d’idee inviato al sito web appositamente attivato www.piacenzachevorrei.it e a quelli che hanno concesso il loro spazio (www.piacenzasette.it). A partire da settembre verrà attivata un’assemblea permanente che ogni settimana, fino alla data delle elezioni, costituirà il luogo di confronto, di libero dibattito e di emersione del progetto che verrà proposto al giudizio degli elettori.

L'8 ottobre si è svolta la prima sessione dell’assemblea permanente pensata per ascoltare le opinioni dei piacentini. Il tema era "La città dei giovani per i giovani". Lo scopo, si legge sul sito, è stato pienamente raggiunto: dopo una intervento iniziale di Umberto Fantigrossi che ha illustrato il progetto “Piacenza che vorrei”, la parola è passata ai giovani che hanno detto la loro.

I promotori di questo movimento sono: Federica Albini, Lorenzo Boscarelli, Pietro Chiappelloni, Nicola Contardi, Alessandro Draffa, Umberto Fantigrossi, Domenico Cesena Ferrari, Sabrina, Freda, Martin Isolabella, Anna Lalatta, Massimiliano Lazzarotti, Giuseppe Miserotti e Tiziano Petrone. Per ora, ma, si legge, "l'elenco è dinamico ed è aperto a chiunque condivida la dichiarazione di intenti e voglia lavorare per una Piacenza migliore. Per informazioni su come partecipare scrivi a: piacenzachevorrei@gmail.com".

 

 

 

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