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Domenica, 28 Aprile 2024
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La galleria d’arte Ricci Oddi diventa fondazione del terzo settore

Dopo anni di discussioni passa la delibera che trasforma la natura giuridica, per cercare di intercettare più risorse economiche dall’esterno

Se ne parlava da tempo, da anni, ma solo ora la galleria d’arte moderna “Ricci Oddi” di Piacenza cambia assetto. Da ente morale (e privato) diventa una fondazione del Terzo Settore. In questo modo sarà più facile trovare fonti di sostentamento esterne (bandi, contributi, mecenatismo), dopo che il Comune di Piacenza in tutti questi anni si è fortemente impegnato economicamente per la sopravvivenza della galleria, che prima del ritrovamento del quadro di Gustav Klimt non intercettava le visite di turisti e piacentini. In Consiglio comunale è stata approvata a larga maggioranza la delibera, portata dall’assessore alla cultura Christian Fiazza, alla presenza – tra il pubblico della sala – del presidente Jacopo Veneziani e della direttrice Lucia Pini. Per la maggioranza e in particolare per il Partito Democratico siamo di fronte ad un passaggio «epocale», «storico». Per “Alternativa per Piacenza” (che non ha approvato la delibera), questa sa più di “privatizzazione” della Ricci Oddi. Sempre ApP ha contestato ancora la rappresentanza solo “mascolina”, all’interno del Cda della galleria, della famiglia erede di Giuseppe Ricci Oddi.

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