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Girometta (Fi): «Da ripensare il futuro degli ospedali di Fiorenzuola e Castello»

L’intervento del commissario provinciale di Forza Italia: «Deve ripartire una discussione sulla sanità locale»

«La Fase 2 dell’emergenza Coronavirus è iniziata ed è giunto anche il momento di fare un bilancio su quella che è stata la capacità di risposta della sanità piacentina a quello che è stato un vero e proprio terremoto devastante sia per la salute dei cittadini sia per le conseguenze economiche che ha causato». Così il commissario provinciale di Forza Italia, Gabriele Girometta. «Ancora sono tanti i punti interrogativi sulla ripresa delle attività economiche, dei trasporti, dei servizi alla persona, delle scuole, ma soprattutto dobbiamo riflettere su come dovrà cambiare la sanità per essere preparata ad un eventuale ritorno del virus, piuttosto che essere preparata anche per ogni altra qualsivoglia emergenza». «Colgo con grande favore la ripartenza dei lavori per giungere alla realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza e sposo in pieno la linea tracciata dal Sindaco Barbieri e sulla esigenza di contenuti nuovi e innovativi tenendo anche conto di quanto è avvenuto nei tempi del Covid 19».

«Da questo momento in poi tutte le forze politiche devono farsi carico di un dibattito politico ma l’approccio deve essere convergente sulla priorità di farlo nel più breve tempo possibile, desiderio espresso anche dal presidente Bonaccini. Non cadiamo negli errori del passato quando l'eccessiva fase di discussione politica ha portato a tempi di realizzazione esageratamente lunghi, portando a compimento progetti che, una volta terminati, risultavano già vetusti». «Noi di Forza Italia abbiamo già fatto presente alcuni giorni fa che il sistema sanitario piacentino vada ripensato e riprogettato rispetto alle scelte già fatte, anche se recenti, indicate nel progetto 'Futuro in Salute'». «Oggi anche altre forze politiche ritengono utile fare questo passaggio: va ripensato il ruolo dell’Ospedale di Fiorenzuola e Castel San Giovanni, Villanova deve mantenere la funzione riabilitativa, le strutture recuperate a supporto dei reparti Covid come il presidio di Cortemaggiore devono mantenere un minimo di attività pronte ad essere disponibili in caso di urgente necessità. Anche a livello di personale medico e infermieristico è chiaro che ci debba essere un aumento delle forze in campo con la specificità degli esperti di terapia intensiva. Un riconoscimento deve anche essere dato a tutto il mondo degli addetti di Croce Rossa e Anpas, per il grande dispendio umano e di risorse che hanno avuto in questi mesi. La via maestra delle scelte però deve passare dall’analisi e dall’acquisizione del consenso da parte di tutti i Sindaci Piacentini. La Conferenza socio sanitaria, dove i Sindaci e l’azienda sono presenti, deve essere il luogo deputato a queste grandi scelte nell’interesse del territorio e della salute di tutti i piacentini. Auspico che tutto ciò possa avvenire nei tempi più brevi possibili».

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