Il Pd incontra Cgil, Cisl e Uil: «Sì a confronto più stretto»

Nell'ottica di un percorso politico di sempre maggiore apertura alla società civile e alle sue istanze, il Pd di Piacenza ha avviato nei giorni scorsi un tavolo di confronto con le principali organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Invitati dal segretario Gian Luigi Molinari a nome dell'esecutivo (erano presenti Giorgia Buscarini, il consigliere comunale Michele Bricchi, Elisabetta Rapetti e Benedetta Maini), i segretari Gianluca Zilocchi, Marina Molinari e Massimiliano Borotti hanno accolto con favore l'iniziativa.
Si è trattato di un primo incontro più che altro conoscitivo, ma anche finalizzato a porre le basi per un confronto sempre più stretto, favorito anche dalle affinità che, pur nel rispetto delle autonomie, da sempre legano il Partito Democratico a queste organizzazioni.
Sono stati così messi sul tavolo una serie di temi di stretta attualità sui quali concentrarsi e avviare una collaborazione: dal Piano Strutturale comunale in discussione in Consiglio comunale ai temi sanitari legati all'area vasta;
dalle crisi aziendali presenti sul nostro territorio alle criticità del settore logistico; dal rapporto con la pubblica amministrazione ai temi della tassazione locale.
Al termine dell'incontro, durato oltre due ore, il segretario del Pd Gian Luigi Molinari si è detto soddisfatto di questo primo contatto: "Ho apprezzato le parole positive con le quali i sindacati hanno accolto l'invito del Partito Democratico. Credo che per il nostro partito sia fondamentale avviare un percorso di conoscenza delle realtà presenti sul territorio e il sindacato è una tra le più importanti. La volontà comune emersa è quella di avere, da qui in avanti, un confronto più stretto rispetto a quanto accaduto in passato".
Per un proficuo rapporto di confronto con il Pd, i sindacati hanno auspicato una sempre più netta separazione tra due piani, quello amministrativo e quello politico del partito che, se non ben distinti ed autonomi, rischiano di ingenerare confusione e ostacolare delle corrette relazioni tra parti sociali e Pd.