«Manca la partecipazione nelle decisioni». Tre domande per il sindaco di Bettola
Per cercare di far luce su quello che sta succedendo a Bettola, il gruppo di cittadini rappresentato da Marcella Rossi pone pubblicamente al sindaco le domande che seguono lamentando il fatto che «i concetti di “percorso partecipato” e di “consulta” come intesi dall’Amministrazione comunale, non abbiano trovato sino ad oggi corrispondenza con il lessico dei dizionari della lingua italiana»
«Viste le evoluzioni delle cose nel comune di Bettola - ci scrive Marcella Rossi - un gruppo di cittadini ha deciso di rendersi un po’ più attivo e tenersi informato sulle manovre dello stesso. Alla pessima esperienza della centrale biomasse – vicenda che non ha ancora visto la parola fine e dove il sindaco dopo aver presentato il progetto come una favolosa opportunità per il paese – era seguita la promessa di un percorso informativo ai bettolesi, il percorso non si è concretizzato, ma il tema è stato affrontato dal comitato No Biomasse».
«E’ seguita la proposta per l’abbattimento e la riqualificazione del lato est di Piazza Colombo. Il progetto doveva essere illustrato da incontri partecipati con i cittadini, che invece si sono svegliati un giorno con una ordinanza di divieto di sosta e il giorno dopo gli alberi sono stati abbattuti. Il progetto era stato esposto in bacheca con una foto anzi, due. La delibera è stata pubblicata il 16 gennaio e la determina sei giorni dopo (il comune di Bettola va al contrario… prima si fanno i lavori e poi gli incartamenti )».
«Ora la situazione è questa: il 31 dicembre scorso il sindaco annunciava una consulta per coinvolgere ancora di più il paese e discutere con i cittadini la riqualificazione del Lungo Nure e area adiacente alla chiesa di S. Bernardino: per i lavori si userebbero fondi (345mila euro circa) in deposito dal 2012 destinati ad opere di riqualificazione urbana dei borghi. Il 3 gennaio scorso, attraverso la Comunità montana, si incarica un tecnico di predisporre il progetto esecutivo (pare su area della chiesa)».
Per cercare di far luce su quello che sta succedendo a Bettola, il gruppo di cittadini rappresentato da Marcella Rossi pone pubblicamente al sindaco le domande che seguono lamentando il fatto che «i concetti di “percorso partecipato” e di “consulta” come intesi dall’Amministrazione comunale, non abbiano trovato sino ad oggi corrispondenza con il lessico dei dizionari della lingua italiana».
1 - «Spero di avere capito male e che non si tratti di riqualificazione dell’area della Chiesa, nello specifico il Campetto dell’oratorio o dei Diavoli Neri, ma si tratti di riqualificazione di S. Bernardino come quartiere, allora mi rimangio tutto. Se invece avessi capito bene, mi domando: con tutte le cose che si possono fare in paese con 300mila euro, andiamo a sistemare un area di proprietà della Curia? Senza nulla togliere alla Chiesa, mi sembra che le sue agevolazioni le abbia già e se volesse potrebbe sistemarsela da sola l’area e renderla agibile ai nostri ragazzi. Se dobbiamo sistemare un campo da calcetto, sistemiamo quello esistente, comunale, magari copriamolo in modo che la gente non debba andare sempre a bussare la porta in comuni limitrofi se vuole fare una partita in inverno. Lo stesso vale per i campi da tennis».
2 - «Come mai si decide di far gestire i lavori dalla Comunità montana anziché occuparsi direttamente del bando o gara di appalto? Chiedo… non sono esperta»
3 - «Perché signor sindaco continua a parlare di percorsi partecipati con la cittadinanza, quando ha già deciso cosa fare dei nostri soldi, come farlo e soprattutto con chi farlo? La smettiamo di prendere in giro i signori utenti? La gente è brava, la gente si è fidata di lei votando la sua giunta, ma la gente è anche stufa di essere sottovalutata, è stufa degli atteggiamenti arroganti di questa amministrazione, che pensa di potere fare sempre quello che vuole tanto i cittadini parlano solo per lamentarsi, non sanno niente… sulle biomasse… sugli alberi… sulla destinazione dei fondi…»