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Monitoraggio degli argini piacentini, un incontro promosso da Aipo e Regione

L'assessore regionale Paola Gazzolo: «Sempre più resilienti con un'alleanza tra enti e cittadini su prevenzione e sicurezza»

L’Ufficio Aipo di Piacenza, il Servizio Area affluenti Po dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale/protezione civile e il Servizio regionale territoriale agricoltura, caccia e pesca di Piacenza organizzano giovedì 21 settembre alle 21, a San Nicolò (Centro Culturale di via Curiel) un incontro di coordinamento per presentare il Piano periodico di monitoraggio congiunto delle arginature maestre del fiume Po nel territorio della provincia di Piacenza.

All’incontro sono invitati i Comuni rivieraschi (Piacenza, Castel San Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Caorso, Monticelli d’Ongina, Castelvetro, Villanova sull’Arda), i rappresentanti ed i volontari dei gruppi di protezione civile del territorio, associazioni ed enti interessati.

Il Piano di Monitoraggio, attraverso una collaborazione sinergica dei diversi soggetti operanti sul territorio, ha la finalità di consentire una pronta individuazione delle criticità, con particolare riferimento alle tane create da animali fossori all’interno dei rilevati arginali. Durante la serata si terranno inoltre un'attività formativa del personale volontario che parteciperà a tale attività di monitoraggio ed approfondimenti su tematiche riguardanti i manufatti arginali e le diverse criticità.

“L’obiettivo è estendere anche a Piacenza buone prassi già sperimentate con successo in alcune province dell’Emilia-Romagna”, afferma l’assessore regionale alla difesa del suolo Paola Gazzolo, che è anche componente del Comitato di indirizzo di AIPo. “Vogliamo promuovere un’alleanza per la sicurezza del territorio capace di coinvolgere tanto gli enti competenti quanto il volontariato di protezione civile e i singoli cittadini: ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo per rendere le nostre comunità sempre più resilienti, cioè capaci di affrontare i rischi perché in grado di conoscerli e, quindi, prevenirli”.

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