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Ospedali di Bobbio e Castello a rischio chiusura, Cavalli (Ln) a Errani: «Si ribelli»

Il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli chiede in un'interrogazione al presidente Vasco Errani di "ribellarsi all'annunciata chiusura degli ospedali di Castelsangiovanni e Bobbio", ritenuti 'inefficienti' dal ministero perché inferiori ai 120 posti letto"

“Se confermati i tagli, la Regione non firmi il patto per la salute con il ministero”. Il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli chiede in un’interrogazione al presidente Vasco Errani di “ribellarsi all’annunciata chiusura degli ospedali di Castelsangiovanni e Bobbio”, ritenuti “inefficienti” dal ministero perché inferiori ai 120 posti letto.

“Da Roma ci stanno condannando all’azzeramento della sanità. La chiusura dell’ospedale vecchio di Fiorenzuola, unita ai paventati tagli dei presidi della valtrebbia e della valtidone creeranno il caos. Errani deve subito far sentire - forte e chiara - la sua voce”.

Cavalli parla di “insensato accanimento su Piacenza”, visto che nella pianificazione regionale due dei tre ospedali a rischio sono piacentini. Due sono, appunto, quelli di Castelsangiovanni e Bobbio e uno è il Santa Maria di Borgotaro, per cui il collega Roberto Corradi - originario di Parma - ha presentato una specifica interrogazione.

“Castelsangiovanni serve un bacino di 14 comuni, la mobilità attiva dalla Lombardia è stimata al 30 per cento, Bobbio è l’unico ospedale di montagna, è centro specializzato nella cura dell'osteoporosi e presidio fondamentale di primo soccorso. Numeri che dimostrano l’importanza di questi due ospedali. Per questo è illogico e assurdo pensare di tagliarli”. “Il governo ci condanna al caos. Castelsangiovanni e Bobbio sono due presidi irrinunciabili”.  

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