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Passano i nuovi indirizzi al Piano cave, devoluto il gettone presenza alle vittime del terremoto

Consiglio provinciale in corso Garibaldi. Approvate le linee guida per la variazione al Piano infraregionale delle attività estrattive (Piae): compatta sul sì la maggioranza. Devoluto il gettone presenza degli assessori per le vittime del terremoto in Abruzzo. Il presidente Gualazzini: «Chiederemo di farlo a tutti i Consigli dei Comuni piacentini»

Un’atmosfera irreale. I dati che si rincorrono dall’Abruzzo, il conto dei deceduti che lievita inesorabilmente. «Diamo il nostro gettone presenza ai terremotati», dice Patrizia Barbieri (Oltre i partiti). «É una decisione unanime. Inviteremo tutti i Consigli dei paesi del territorio a fare lo stesso», conferma il presidente Gabriele Gualazzini.
 
Questo è stato detto nelle comunicazioni di oggi pomeriggio, nella penultima seduta del Consiglio provinciale in corso Garibaldi. Un’assemblea che è partita con difficoltà, tra la costernazione e il dolore per le notizie drammatiche da L’Aquila e la necessità di proseguire coi lavori. Così, dopo un minuto di silenzio, si è partiti con il primo ordine del giorno. Al microfono l’assessore Alberto Borghi (Sviluppo economico), che ha mostrato le linee guida per l’aggiornamento del vigente Piae (Piano infraregionale delle attività estrattive), sulla base della «relazione sullo stato di attuazione del Piae approvata dalla giunta il 9 luglio 2008». Il Piano, ha sottolineato Borghi, «è già idoneo» a una corretta gestione delle cave, ma ha bisogno «di qualche miglioramento».

In particolare, si citano la necessità della «sostenibilità ambientale», la coordinazione strategica con «gli altri Piani di settore», la «quantificazione dei fabbisogni corretti», la rivalorizzazione naturale delle zone sfaldate dagli scavi, oltre a un maggior recupero di «materiale di scarto dell’edilizia». Nella presentazione, infine, s’inserisce anche «una particolare attenzione alla viabilità», dati i mezzi pesanti che gravitano intorno alle cave.

Il Piae scatena la discussione in aula. Per Barbieri «ci si è mossi con un ritardo di tre anni»: «Non si più fare in tre giorni quello che non si è fatto negli anni passati. Si parla di costruire un percorso futuro, ma magari con la prossima amministrazione bisogna rifare tutto ex novo». Concordi le voci di minoranza. Per Massimiliano Dosi (Lega Nord) «non si sono coinvolte tutte le parti in oggetto, mancano i residenti, che possono essere contro certi tipi di estrazione», mentre Roberto Pasquali (Pdl) segnala quanto «ci sia stato un errore da parte della giunta», augurandosi «che questo Piano possa essere ripreso in mano».

Difendono l’operato dell’amministrazione Adriana Bertoni (Ds) - «un monitoraggio utile, andava fatto proprio perché alla fine» - e Domenico Gerardini (Prc), suscitando la reazione divertita di Pasquali: «Ecco la prova che c’è l’accordo tra Pd e Rifondazione!». Qualche sorriso, Boiardi non s’esprime e via alla votazione. 13 favorevoli, s’astiene la maggioranza con Rattotti e vota contro Luigi Francesconi (Pdl).

                                               

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