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Il dibattito

Pc Expo, il centrodestra: «Cavalli non coinvolge Montesissa e Colla»

Dopo cinque mesi il presidente dell'ente fieristico non ha ancora provveduto a distribuire le deleghe alle due consigliere del Cda. Il vicesindaco Perini: «Già coinvolte nelle decisioni, al di là degli incarichi»

Piacenza Expo ancora sotto la lente d’ingrandimento del Consiglio comunale. L’aula ha approvato il bilancio consolidato delle società partecipate del Comune, con i soli voti della maggioranza. Tra i conti più “controllati” dai consiglieri, l’ente fieristico, l’Asp “Città di Piacenza” e le Farmacie Comunali. Ma è sempre l’ente fiere di Le Mose ad alimentare il dibattito.

«Abbiamo perso in modo indegno la fiera dei vignaioli indipendenti - ha polemizzato Jonathan Papamarenghi (Civica Barbieri-Liberi) - e la sostituiamo con un supermercato di vini. Sarà una pagliacciata con due o tre piacentini con altre sconosciute cantine. Intanto la Corte dei Conti ha inoltre segnalato il disastro economico di Piacenza Expo».

«Se bastassero gli articoli di giornale dedicati ai tagli dei nastri per promuovere il bilancio di Piacenza Expo - ha tuonato il collega Massimo Trespidi - l’ammiraglio Cavalli sarebbe un fenomeno. Ma la realtà è quella dei numeri. E ancora deve assegnare le deleghe alle imprenditrici Elisabetta Montesissa ed Erika Colla, dopo cinque mesi. Il Comune sta dicendo qualcosa a Cavalli? Le due rappresentanti del Cda sono delle “belle statuine” o svolgono un ruolo? Intanto la Corte dei Conti dice che la situazione non è florida. Al di là dei proclami la società è governata male, sta in piedi grazie al solo evento “Geofluid”. Quale è l’idea della Giunta sul futuro? Volete una fiera di queste dimensioni? Perché intanto questo comune continua a investire e dare soldi».

Di diverso avviso Andrea Fossati. «Il nostro ente fieristico – è la riflessione del capogruppo del Pd - è piccolo rispetto ai grandi competitor nazionali, ma è meglio lottare per la salvezza in serie A che giocare nei campionati minori. È una società che organizza trenta-quaranta eventi all’anno che portano indotto al territorio, alcuni sono manifestazioni popolari, altre più settoriali». «Da sindaco - è intervenuta l’ex Patrizia Barbieri -, come Dosi, ho sostenuto economicamente l’ente fiere. Però oggi dico che le promesse della governance sono state disattese e il passivo attuale è di 800mila euro e non quello dichiarato. Nel Cda sono state indicate due persone competenti, si consenta di coinvolgerle attribuendo a loro le deleghe». «Incredibile che le due figure scelte per affiancare Cavalli - evidenzia anche Filiberto Putzu (Liberali) - non siano ancora state coinvolte». Non la vede così Marco Perini, vicesindaco e assessore alle partecipate. «Colla e Montesissa non si sono mosse per rivendicare la distribuzione delle deleghe perché evidentemente si ritengono già coinvolte nei processi decisionali dell’ente fiere. Non si può giudicare Piacenza Expo in termini di risultati numerici, va valutata per l’indotto e il servizio alle imprese e al territorio che fornisce».

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