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Prostituzione, la Lega Nord in Regione presenta il progetto di legge per la regolarizzazione

Il testo è stato illustrato nella sede di via Vaciago a Piacenza dal consigliere regionale Matteo Rancan

«Se l'Emilia Romagna è una regione all'avanguardia, come sostiene il presidente Bonaccini,  dimostri il suo grado di modernità regolamentando la prostituzione». Così il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan ha avviato la presentazione del progetto di legge regionale di tassazione della prostituzione del quale è il primo firmatario.  Presentato due giorni fa all'assemblea legislativa di Bologna, il disegno prevede l'istituzione di un albo delle esercenti il meretricio, la cui iscrizione è volontaria, per permettere alle prostitute l'accesso a servizi di assistenza e previdenza sociosanitari regionali individuati dalla giunta. Il tutto nel completo anonimato della clientela. L'aliquota di contribuzione è fissata al 27 percento per i redditi fino a 28mila euro e del 40 percento per quelli superiori ai 28mila euro. «Mancando a livello nazionale una legge che normi la tassazione di questo settore – ha spiegato Rancan – la regione ha comunque facoltà di colmare il vuoto normativo. Ci aspettiamo la condivisione dell'iniziativa da parte degli esponenti del Partito Democratico, formazione che a livello nazionale ha già approntato un disegno di legge che si somma a quello del leghista Massimo Bitonci. È infatti giunto il momento di lasciarci alle spalle quel falso bigottismo che in Europa ci relega tra i paesi più arretrati in questo ambito». «Ancora una volta – ha aggiunto il segretario provinciale della Lega, Pietro Pisani – anticipiamo sui tempi progressisti e liberisti in una battaglia di civiltà finalizzata a dare la libertà alle prostitute. Noi le consideriamo persone a tutti gli effetti, a differenza dei perbenisti che nascondono vanamente un problema devastante ormai sotto gli occhi di tutti. Con questa nostra proposta le prostitute non dovranno più nascondersi o subire ricatti e sevizie che le feriscono nell'animo e nel fisico da parte delle mafie internazionali. Il nostro movimento ritiene infatti che chiunque debba poter esercitare il proprio mestiere su libera scelta e sotto la garanzia dei diritti». La battaglia del Carroccio prosegue anche a livello nazionale con la raccolta di firme per richiedere l'abrogazione della legge Merlin attraverso un referendum. È ancora possibile aderire alla petizione firmando entro il 4 luglio negli uffici municipali del proprio comune di residenza o nei banchetti allestiti sul territorio: i prossimi in programma a Piacenza saranno il 20 e il 27 giugno in via XX settembre all'angolo con piazza Cavalli e il 4 luglio in via XX settembre all'angolo con via Chiapponi. «Seppur nata come idea della Lega – hanno sottolineato Davide Garilli e Valerio Rossi del Movimento Giovani Padani, affiancati da Giampaolo Maloberti, responsabile del partito per gli enti locali –, la raccolta firme è una campagna apartitica per la quale auspichiamo un'ampia partecipazione della cittadinanza».

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