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Il ricordo

L’aula ricorda Nanda Montanari: «Si è impegnata per una società più giusta»

Il ricordo della presidente Paola Gazzolo, prima del minuto di silenzio: «Seppe farsi portavoce di temi quali sicurezza sul lavoro, ambiente, conciliazione e salute»

«Non c’è contesto più adeguato del Consiglio comunale per ricordare Nanda Montanari». Così Paola Gazzolo, presidente del “parlamentino” di Palazzo Mercanti, ha omaggiato la memoria dell’ex deputata del Pci e del Pds, scomparsa a 88 anni nei giorni scorsi.

«La vita di Nanda Montanari - ha detto in aula, prima del minuto di silenzio che tutta l’aula le ha tributato – è stata contrassegnata da un impegno civico portato avanti con passione. Ogni tappa del suo cammino, fin da bambina, quando lavoro come sarta per aiutare la famiglia, arrivando ai più alti ruoli di responsabilità, è stato contraddistinto dalla volontà di dare il meglio, per tutelare le categorie fragili e impegnarsi per il bene comune».

Gazzolo ha ricordato che il 20 febbraio è la giornata internazionale della giustizia sociale. «Montanari ha portato avanti battaglie, progetti di legge, atti, documenti, per questo fine. Fin dal 1953, quando da 18enne partecipò al congresso dei giovani comunisti del Pci a Borgotrebbia, nel suo quartiere di nascita, non perse mai il desiderio di migliorare il mondo. Già da ragazza ottenne il rispetto e la stima dei vertici del suo partito e anche degli avversari politici».

La presidente del Consiglio comunale ha ricordato l’elezione in Consiglio provinciale nel 1970, all’opposizione, poi dopo cinque anni in maggioranza. Nel 1977 ricoprì il ruolo di presidente dell’ente ospedaliero di Piacenza, «guidato con grinta e competenza». «In quegli stessi anni, mentre la riforma sanitaria nazionale era in atto, Montanari fu assessore comunale nella Giunta Pareti dal 1980 all’82, successivamente nell’83 accettò la candidatura alla Camera, venendo eletta in due legislature, con umiltà e tenacia. Seppe farsi portavoce a Roma di quei temi che oggi sono "di emergenza", ma già allora, per lei, erano imprescindibili: salute, ambiente, conciliazione dei tempi di vita per le donne, sicurezza sul lavoro. Poi, terminato l’impegno politico diretto, si mise a disposizione nella vita associativa e nella comunità piacentina. Prendo in prestito le parole ascoltate durante la cerimonia funebre: “Grazie a Nanda Montanari per aver raccolto e rappresentato le aspettative dei cittadini e per aver saputo guardare avanti, per il futuro della società”».

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