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Cosa pensa il sindaco

Sicurezza, Tarasconi: «Non esiste l’intervento che risolve tutti i problemi»

All’incontro di fine anno con la stampa si è discusso anche di sicurezza. «Serve un mix di interventi: educazione, aggregazione giovanile, controlli, telecamere»

Piacenza città insicura? Molti cittadini lo pensano. La questione è stata rivolta al sindaco Katia Tarasconi e alla sua Giunta nel consueto incontro di fine anno con la stampa locale. «Stiamo facendo un grande lavoro con i gruppi interforze – ha spiegato il primo cittadino riferendosi ai controlli che tutte le forze dell’ordine svolgono -, la Polizia Locale da sola non può fare tutto da sola. Ogni settimana ci incontriamo e ci confrontiamo sulle varie tematiche. A fine novembre è partito il servizio appiedato in centro storico».

Rispetto al passato, il sindaco minimizza la questione “bande giovanili”, che imperversano soprattutto in centro storico. «Non le chiamerei baby gang, sono gruppetti di giovanissimi. L’altro giorno ne ho rincorsi 4 o 5, lanciavano i petardi sotto la chiesa di San Francesco, avevano 11 anni. Non sono gang organizzate come ci sono in altri territori. Il tema è che mancano luoghi per loro, di aggregazione organizzata. E mancano telecamere in centro».

Sulla sicurezza è difficile ottenere risorse per interventi veramente impattanti. Nei parametri presi in considerazione dal Ministero dell’Interno Piacenza è una città sicura. «Non vengono stanziati fondi aggiuntivi da Roma perché siamo sotto la soglia per intervenire, fortunatamente». «Non c’è l’intervento magico che risolve tutti i problemi – ha proseguito il sindaco Tarasconi -. Servono più interventi: educazione, aggregazione, controlli, telecamere. Però questo ente è in grandissima sofferenza come personale, mancano 68 dipendenti. In alcuni uffici si nota di più il problema, la polizia locale è uno di quei settori che soffre. Per la prossima primavera stiamo studiando con il comandante un nuovo servizio, renderemo noti i dettagli più avanti».

L’ultimo “Caffè con Katia”, la nota iniziativa di incontro e ascolto del sindaco con i cittadini, si è svolto nel quartiere di Porta Galera. «L’area di via Roma è da sempre una zona difficile – ha commentato il sindaco -, ma non parlerei del “tema-integrazione”, perché non è più un tema. Piacenza è una città multi-etnica, l’integrazione c’è. Abbiamo problemi di marginalità, e qualche problema culturale, di rispetto per gli altri, ad esempio sulla gestione della raccolta rifiuti. Ma marginalità e cultura riguardano anche diversi cittadini italiani». Sarebbe importante, ha concluso il sindaco, intervenire con controlli incrociati anche sugli effettivi residenti del quartiere Roma.

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