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«Sugli aiuti ai piacentini il tempo sta per scadere, servono risposte e non tavoli»

Trespidi (Liberi) incalza la maggioranza: «Presentate entro il 29 giugno una variazione di bilancio che metta in campo le prime misure di sostegno». Fondo welfare, fondo lavoro e ritocco alle tasse: «Altri enti stanno aspettando solo noi del Comune»

Se da un lato le minoranze hanno mostrato il loro apprezzamento per quanto fatto dall’Amministrazione Barbieri sul fronte dei centri estivi e per l’impegno che intende assumere in sostegno alle scuole paritarie, dall’altro si ritrovano già sul piede di guerra per quanto concerne gli aiuti economici alle attività e alle famiglie piacentine dopo il lockdown.  «Papamarenghi – ha rilevato Massimo Trespidi (Liberi) - è l’unico assessore che ad oggi è venuto in aula a spiegare cosa si è fatto, cosa si intende fare e cosa si farà nel suo settore per risolvere i problemi. Le sue iniziative sono positive, anche se mancano ancora un po’ di soldi. Intanto, attraverso la riorganizzazione dei servizi del suo assessorato, ha trovato una parte di risorse. Prima di chiedere soldi a destra e sinistra tutti gli assessori dovrebbero guardare a quelli che non hanno speso».

Trespidi ha menzionato subito, nel suo intervento, la commissione 4, quella deputata a decidere cosa fare dei 6,3 milioni di euro arrivati dal Governo per la città. «La commissione è ferma – ha detto Trespidi - e non è colpa del suo presidente Ivan Chiappa. Per noi di “Liberi”, ma credo anche per tutta l’opposizione, il tempo è scaduto. Ci deve essere l’impegno per una variazione di bilancio entro la fine di giugno per aiutare i servizi del Comune e per sostenere famiglie e imprese del territorio. Abbiamo dato la nostra collaborazione a lavorare insieme, ma se i tempi si dilatano perché qualcuno vuole impaludare la situazione, andremo avanti ognuno per la sua strada. E dall’opposizione faremo le nostre proposte con ordini del giorno, facendo venire meno la collaborazione».

«Giudizi troppo severi – ha commentato Francesco Rabboni (Forza Italia) - sulla commissione 4. C’è tempo per discutere, anche perché non ci sono solo i 6,3 milioni del Governo, ma anche altre risorse che arriveranno dalla Regione. Non condivido queste stroncature». «Sulle capacità dell’assessore Papamarenghi – ha rilevato Sergio Pecorara (Gruppo Misto) - non avevo dubbi. Sono d’accordo con Trespidi, ci vogliono date e parole certe sulla commissione 4. Quei 6,3 milioni vanno spesi, dovremo essere sicuri e veloci nell’utilizzarli». Trespidi ha rincarato ancora la dose. «Il 29 giugno è un lunedì e i soldi ci sono già. O si viene in quel Consiglio comunale con la variazione di bilancio pronta o le minoranze non collaboreranno. Le categorie andavano ascoltate un mese e mezzo fa. Ora non si perda altro tempo»­.

Il rappresentante di Liberi ha sottolineato tre proposte. «Un fondo welfare a cui parteciperanno anche Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza, Credit Agricole, Diocesi e Camera di Commercio. Stanno aspettando solo noi, il Comune di Piacenza, per istituirlo». Poi, un fondo per il lavoro: «Per aiutare commercianti e artigiani». Infine, il terzo filone. «Una ridiscussione sulle tasse comunali, a partire dalla Tari. Su Irpef e Imu ci dite che non si possono toccare... Anche se pensavate il contrario fino a poco tempo fa». Da “Liberi”, il monito: «Fate presto». «I soldi dal Governo sono arrivati qui, come destinarli lo dice il Consiglio comunale e la Giunta. Da nessuna altra parte si decide. Siamo noi a distribuirli, questo è un ultimatum da parte dell’opposizione». «Siamo d’accordo su quello che dice Trespidi – ha rilevato Mauro Saccardi (Misto) -. Ma non vanno bene i toni. Non ci sono ultimatum. Anche se c'è la necessità di fare in fretta».

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