rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Le parole del sindaco

Tarasconi: «Se non aumentavamo l’Irpef dovevamo tagliare parti di welfare»

Bilancio, tasse e spese. Il sindaco risponde al centrodestra in aula: «Le nostre progettualità stanno dando risposte alla città, l’aumento richiesto fa la differenza sull’erogazione dei servizi»

«Menomale che la matematica non è un’opinione, i bilanci sono pubblici e i cittadini possono andare a leggere». Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, risponde così alle esternazioni del centrodestra in Consiglio comunale. Una parte dell’opposizione - Civica Barbieri-Liberi, Fratelli d’Italia e Lega - da tempo ha affibbiato l’etichetta di “Giunta delle tasse e spendacciona” all’Amministrazione guidata da Tarasconi, che ovviamente respinge al mittente la considerazione.

Sindaco che, replicando in aula al termine di un lungo dibattito sulla variazione di bilancio, se l’è presa proprio con il centrodestra, “reo” di «confondere i cittadini, dicendo cose che nulla hanno a che vedere con la variazione». «Ormai so che fino alla fine del mandato parleremo dell’aumento dell’Irpef. Se siete convinti - si è rivolta così ai consiglieri - che sia una strategia che paga parlarne ogni volta, bene… L’anno scorso abbiamo deciso così: 4 euro al mese in più per i redditi di 17mila euro fanno la differenza sull’erogazione dei servizi da parte di questo Comune, soprattutto dopo che il mondo è stato cambiato dal Covid».

In merito all’aumento di appalti e attività affidate direttamente (e anche degli incarichi esterni all’ente), è arrivata un’altra replica di Tarasconi. «Il nuovo Codice degli appalti del 2023 spinge, sotto i 150mila euro di lavori, per gli affidamenti diretti. Anche la precedente Giunta faceva affidamenti diretti per eventi culturali, ludici, iniziative pubbliche. Non vedo differenze con il passato. Se ci volete suggerire di limitare il nostro lavoro, ditelo chiaramente. Piazza Cittadella e la società Gps (invocati da Massimo Trespidi, nda), non c’entrano niente con la variazione».

Per il centrodestra tra avanzo di bilancio, Pnrr e aumento dell’addizionale Irpef, l’ente trabocca di risorse finanziarie. «Non è che abbiamo i soldi che escono dalle orecchie - rilancia Tarasconi - e non sappiamo cosa farne, è che sono tutti destinati a progetti e opere importanti, riqualificazioni che cambieranno il volto della città. Se non si aumentava l’Irpef, eravamo costretti a tagliare ore di alcuni servizi di welfare, e non si garantivano i centri estivi, ad esempio».

Il primo cittadino rivendica il ruolo di “volano per l’economia locale” dell’ente. «Il Comune può fare la sua parte in diversi settori. Io personalmente chiedo anche ad altri enti e privati di aiutarci economicamente per fare iniziative per i giovani e gli anziani. Sono ad esempio orgogliosa del bus gratis ai 70enni». Infine, una riflessione generale sul cammino dell’Amministrazione, che non ha ancora toccato i due anni di vita. «La progettualità di questa Giunta - ha concluso - sta dando risposte a Piacenza. Poi ci sta che non piaccia, ma non si può dire che non stiamo lavorando e non ce la stiamo mettendo tutta».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tarasconi: «Se non aumentavamo l’Irpef dovevamo tagliare parti di welfare»

IlPiacenza è in caricamento