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«Tasse ai terremotati, se questa è l’Europa meglio uscirne»

I parlamentari Murelli e Pisani (Lega): «Solidarietà all’Abruzzo. Richiesta inaccettabile della Ue, pronti a batterci contro il colpo basso dei burocrati di Bruxelles»

«E’ una richiesta inaccettabile. Ci sono ancora paesi distrutti e persone che soffrono e che vivono in case di fortuna. E questa Europa, che si riempie la bocca di solidarietà e vicinanza ai terremotati, chiede loro di pagare le tasse. Se questa è l’Unione Europea allora meglio uscirne».

I parlamentari piacentini della Lega, la deputata Elena Murelli e il senatore Pietro Pisani, prendono posizione sull’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia da parte della Ue: Bruxelles chiede la restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 2009 dell’Aquila, una misura che riguarda 115 aziende del territorio: secondo la Ue si tratterebbe di aiuti di Stato.

«Siamo vicini all’Abruzzo - affermano i parlamentari - e siamo pronti a scendere in strada con loro e a protestare in ogni sede. La Ue - ha detto il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani - ha versato 500 milioni per gli aiuti post terremoto, ma noi ricordiamo che l’Italia dà ogni anno all’Europa 20 miliardi, ricevendone indietro solo 12. Quei 500 milioni non rappresentano certo un vulnus, sono solo una goccia degli aiuti. E poi, a che cosa sono serviti?».

Murelli e Pisani concludono: «Si chiedono soldi a 115 aziende che con difficoltà si stano rimettendo in piedi, generando occupazione e reddito per il territorio. Una mazzata che non ha alcun senso. Un colpo basso piazzato dai burocrati, e da alcune menti politiche raffinatissime, di Bruxelles proprio mentre si sta cercando di formare un nuovo governo».

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