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Tommaso Foti in campo con Fratelli d'Italia: «Scelta coraggiosa»

Tommaso Foti rompe gli indugi e annuncia la sua discesa in campo con Fratelli d'Italia: «Scelta coraggiosa, partito di gente seria senza scheletri nell'armadio. Insieme al Pdl vogliamo sconfiggere Monti e Bersani»

Tommaso Foti rompe gli indugi e annuncia in una conferenza stampa la sua discesa in campo per Fratelli d'Italia. Accoglie i giornalisti in una piccola stanza nella sede del Pdl in via XXIV maggio. Alle pareti due cartelloni con logo e simbolo della nuova formazione di centrodestra. Non ci sono problemi di coabitazione evidentemente: «Noi non siamo loro antagonisti, anzi». E se lo dice lui.

«Ritengo indispensabile - dice - a 45 giorni circa dal voto iniziare a parlare agli elettori. Ufficializzo quindi la mia discesa in campo con Fratelli d'Italia. E' una formazione politica di gente seria, senza scheletri nel armadio, senza nani né ballerine e che si pone non in antagonismo né in gara con alcuno».

«Il nostro scopo - continua Foti - è far votare il centro destra che è rimasto deluso. Io sono sempre stato critico con Monti ma sono una persona seria ed ero stato eletto con una coalizione di partiti e mi sono adeguato alla scelta maggioritaria. Adesso non voglio più trovarmi a dover scegliere di andare contro a ciò che penso. In genere la gente scappa una volta conquistata la poltrona. Io non sono un disertore, faccio una scelta politica coraggiosa. So cosa rischio».

E ancora: «Fratelli d'Italia non è antagonista al Pdl: abbiamo un obiettivo comune: concorrere in modo determinante a sconffigere Bersani e Monti. Riteniamo di poter rappresentare la politica alla luce del sole, libera dai vincoli e pulita sotto il profilo della moralità. Per Fratelli d'Italia un esponente del centrodestra che ruba non è una persona che sbaglia ma è un malfattore che vuole il male del suo schieramento e va cacciato».

E conclude con alcune considerazioni pratiche e ringraziamenti: «Ci siamo dotati di un sito (www.fratelliditaliapc.com), partiremo nei prossimi giorni con una raccolta firme per chiedere le dimissioni di Monti da senatore a vita. Voglio dire agli elettori del Pdl che gli ho rappresentati in parlamento avendoli a cuore, non cambio bandiera e ringrazio tutti gli amici e Massimo Trespidi. Non vengono meno le ragioni dell'amicizia né della collaborazione politica. Non costituiremo gruppi consigliari nei comuni al di sotto dei 15mila abitanti e stiamo valutando se costituirne in Comune e in Provincia a Piacenza».

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