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Martedì, 30 Aprile 2024
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Quali sono gli infortuni più comuni alle gambe

Sopratutto a chi pratica la corsa può capitare di andare incontro a dolori o lesioni muscolari negli arti inferiori. Ecco come prevenire questi inconvenienti

Anche se abituate a macinare chilometri su chilometri, le nostre gambe non sono indistruttibili. Ecco perchè bisogna cerca di averne sempre cura, puntando sulla prevenzione per tutti i possibili inconvenienti. 

I dolori muscolari sono i disturbi più frequenti per chi pratica la corsa: il fastidio è causato soprattutto dalle ripetute contrazioni sostenute dalla muscolatura, che possono dare luogo anche a microlesioni. Il dolore si può manifestare quasi subito, oppure 12-24 ore dopo la corsa, per raggiungere il clou nelle 48 ore successive e normalizzarsi, poi, nel giro di qualche settimana.

Per prevenire infortuni occorre allenarsi secondo le proprie possibilità, nutrirsi in maniera corretta e ricordarsi di bere mentre si corre.

La causa dei crampi sembra essere dovuta ad un malfunzionamento dei motoneuroni alfa, preposti al controllo delle attività riflesse, di quelle volontarie e del tono muscolare, generato dalla fatica dell’allenamento.
Per evitarli, l'ideale è fare esercizi specifici prima e dopo l’allenamento, curare l’alimentazione con cibi che contengano le giuste quantità di sodio, magnesio, calcio e potassio e bere durante la corsa.

Le contratture muscolari sono invece dovute a una forte contrazione del muscolo eccessivamente affaticato: il fastidio si evidenzia dopo la corsa. Per non avere spiacevoli inconvenienti è bene riscaldare sempre i muscoli prima di correre con esercizi di mobilità articolare e ricordare di fare stretching dopo.

Quando si corre, la distorsione della caviglia è fra gli infortuni più frequenti e anche più sottovalutati. Se sono ripetute potrebbero provocare anche un’instabilità cronica della caviglia. Bisogna evitare di correre su terreni irregolari e fare molta attenzione in inverno, quando il fondo è reso scivoloso dall’umidità o dalla pioggia. Se lo si fa, usare scarpe idonee, dalla struttura più robusta, con maggior peso e suola fortemente tassellata. 

Le fratture da stress possono capitare a tutti: si tratta di una microfrattura ossea causata soprattutto dal ripetersi di sollecitazioni che finiscono col superare la capacità di resistenza dell’osso. Le ossa più a rischio sono quelle degli arti inferiori, di rado femore o bacino. Le donne ne sono le più colpite. Se il male persiste da un paio di settimane e tende ad aumentare, non aspettate che passi da solo ma andate da uno specialista in medicina sportiva, che potrà prescrivere una radiografia o altri esami di approfondimento quali Tac o risonanza magnetica.
 

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