Veni, vidi, vici: l'ascesa dell'ex bomber continua

Difficile non ricordarsi di Davide Possanzini quando calcava i terreni della serie A. Lui, attaccante di movimento soprannominato 'il brasiliano' per la sua funambolica tecnica e creatività, autore di 143 reti in carriera. Dopo essersi trasferito da Loreto a Torino, sponda granata, ha segnato in ogni categoria. I primi gol in serie D a Recanati, poi Lecco e Varese tra serie C2  e C1, sino alla Reggina dove esplode e conquista la serie A. Ancora però tanta cadetteria con Sampdoria, Catania, Albinoleffe, fino al ritorno in massima serie col Palermo. Poi gioca al Brescia, al Lugano dove disputa la Champions League, e alla Cremonese quando decide di appendere gli scarpini al chiodo. Inizia così ad allenare, lì dove ha trascorso i maggiori anni della sua carriera: Brescia.

Inizia dagli Allievi per poi passare alla Primavera e infine diventare vice di Roberto De Zerbi per diversi anni. Nel febbraio del 2023, dopo l’esonero di Clotet, il Brescia gli affida la prima squadra, ma con un presidente fumantino come Cellino viene esonerato dopo 2 partite. Lo scorso giugno Possanzini diventa il nuovo allenatore del Mantova ai nastri di partenza della serie D, come il Piacenza. Rispetto al club biancorosso però, la squadra virgiliana viene riammessa in serie C per completare gli organici. Sogno che il Piace culla per tutta l'estate senza vederlo realizzarsi.

Il Mantova, inserito nel girone A, si ritrova avversario del Fiorenzuola, e dopo 12 partite si presenta al velodromo Pavesi da primo in classifica con 29 punti in cascina. Nell'anticipo in val d'Arda la squadra di Possanzini parte spedita, dopo poco più di mezz'ora è già sul 3-0. Poi trema per la rimonta rossonera che non si concretizza, e centra così la sua decima vittoria in campionato, celebrando ancor di più il suo allenatore, passato in circa quattro mesi dall'essere un semplice vice alla prima esperienza in D, che poi è diventata C per il ripescaggio e adesso sta accarezzando il sogno della B.