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Ciclismo, ecco come sarà la Sei Giorni delle Rose 2013

presentata in una serata conviviale al Relais Cascina Scottina di Cadeo (Piacenza), sarà anticipata, sempre al Velodromo "Attilio Pavesi", dalla finale della Uiv Talent's Cup, dal 28 al 30 giugno

A meno di cinque mesi dalla 16^ edizione della Sei Giorni delle Rose Internazionale di Fiorenzuola, il Comitato Organizzatore ha lanciato la lunga volata che porterà all’evento, in programma al Velodromo Pavesi dal 25 al 30 luglio, e che avrà come madrina Annalisa Minetti, vincitrice del Festival di Sanremo ’98 e ora campionessa paralimpica di mezzo fondo (bronzo nei 1500 alle Paralimpiadi di Londra). 
Ma la Sei Giorni, presentata in una serata conviviale al Relais Cascina Scottina di Cadeo (Piacenza), sarà anticipata, sempre al Velodromo “Attilio Pavesi”, dalla finale della Uiv Talent’s Cup, dal 28 al 30 giugno: tre giornate di gare nelle quali si sfideranno i giovani più promettenti del panorama internazionale per quanto riguarda il ciclismo su pista. La “tappa” fiorenzuolana chiuderà la sfida, apertasi ad Amsterdam nell’ottobre scorso e poi proseguita a Gand, Zurigo, Rotterdam, Brema, Berlino e Copenaghen. 

La serata di presentazione si è aperta con una conferenza stampa, nella quale sono intervenuti Claudio Santi, coordinatore della Sei Giorni (nonché vice presidente dell’Unione Internazionale Velodromi), Marco Villa, commissario tecnico della Nazionale italiana pista e coordinatore delle squadre Nazionali, Giovanni Compiani, sindaco di Fiorenzuola, e Maurizio Parma, vice presidente e assessore allo sport della Provincia di Piacenza. Claudio Santi ha presentato la nuova formula della Sei Giorni, che quest’anno vedrà anche sei giornate di gare di singole specialità valide per l’assegnazione di punti per la partecipazione alla Coppa del Mondo e di conseguenza ai prossimi Mondiali. “Se la nostra Sei Giorni, dal 1998, sta nello stesso calendario di quelle organizzate nelle grandi capitali europee, è perché a Fiorenzuola, oltre alla professionalità, tutti ci mettiamo il cuore –aggiunge Santi-. Per questo, probabilmente, piovono sempre richieste di partecipazione da tutto il mondo. Quella di quest’anno sarà un’edizione fantastica, estremamente spettacolare e combattuta: l’ingresso sarà gratuito e faremo di tutto affinché il pubblico ci segua numeroso”.

La gara fiorenzuolana sarà un bel banco di prova anche per gli Azzurri di Marco Villa: ancora presto per dire chi ci sarà, ma il c.t., che in carriera ha più volte partecipato alla Sei Giorni delle Rose, vincendola in due occasioni, ha specificato che “Fiorenzuola sarà un passaggio fondamentale per tanti atleti che vogliono partecipare ai Mondiali. Io ho sempre amato la Sei Giorni, che per me era praticamente quella di casa, e sono ben lieto di accogliere questa nuova formula, con le gare singole e le gare della Sei Giorni nelle stesse serate. Il livello sarà alto. La pista azzurra? Ai Mondiali di Minsk, a parte la medaglia della Bronzini, abbiamo visto un buon quartetto, con effettivi margini di miglioramento. Guardiamo con fiducia alla strada che porta alle Olimpiadi di Rio perché abbiamo giovani di belle speranze”. 

Per Giovanni Compiani, sindaco di Fiorenzuola, “anche quest’anno, ne sono certo, la Sei Giorni  godrà di quel seguito che, da tutto il mondo, punta gli occhi sulla nostra cittadina, che con poco più di quindicimila abitanti fa compagnia a città come Amsterdam, Copenaghen, Zurigo e tante altre. Per noi è ovviamente un onore, frutto del lavoro di Claudio Santi e dei volontari del Velodromo, ma anche dell’imprescindibile appoggio degli sponsor”. Maurizio Parma ha invece ricordato “che quest’anno ricorre il Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, un figlio e un orgoglio di queste terre. La Sei Giorni è una delle poche manifestazioni internazionali del Piacentino, un appuntamento fisso da non perdere assolutamente”. Alla serata conviviale è poi intervenuto anche Gaetano Rizzuto, direttore del quotidiano Libertà nonché direttore generale anche della Sei Giorni: “Con questa bellissima serata abbiamo iniziato il conto alla rovescia verso una manifestazione che, anno dopo anno, è sempre più bella. Questa sedicesima edizione, con la sua nuova formula e nel Bicentenario verdiano, si farà sicuramente ricordare”.

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