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Il Piacenza verso la Lupa. A Tivoli per non uscire dalla zona play-off

Sarà la Lupa Roma a sfidare i biancorossi nell’ultimo impegno prima della lunga sosta invernale (si riprende il 22 gennaio) in un confronto che solo un mese fa avrebbe avuto un pronostico segnato ma che ora si presenta alquanto equilibrato

E’ insidiosa la trasferta del Piacenza a Tivoli. Sarà la Lupa Roma a sfidare i biancorossi nell’ultimo impegno prima della lunga sosta invernale (si riprende il 22 gennaio) in un confronto che solo un mese fa avrebbe avuto un pronostico segnato ma che ora si presenta alquanto equilibrato. Il Piacenza arriva alla fine dell’anno solare in difficoltà fisiche con un rendimento che nelle ultime 10 giornate e’ stato da zona retrocessione con 10 punti al pari proprio della Lupa e del Como, solo davanti a Racing  e Prato; evidente dunque il calo di performance della squadra di Franzini che nelle prima parte del girone si era issata tra le prime tre della graduatoria.

La trasferta laziale diventa dunque alquanto complicata contro una formazione che veleggia stabilmente in zona play-out ma che ha nel suo organico giocatori di qualità importanti per la categoria: già tre cambi di panchina per i romani con il doppio passaggio di consegne Di Michele-Maurizi-Di Michele che fino a poche settimane fa non sembrava aver portato grossi scossoni in classifica, tuttavia le recenti affermazioni interne con Cremonese e Carrarese ed il pareggio di Pistoia sembrano aver ridato fiducia ad un ambiente ed una società per l’obiettivo di uscire al più presto dalle ultime posizioni.

Importanti interventi di mercato per i giallorossi-biancocelesti che hanno operato con gli arrivi degli svincolati Gigli, Mazzarani, Montesi e Ceccarelli che hanno rimpolpato una rosa che già presentava nomi di spicco come La Camera, Fofana  Baldassin e Mancosu. Il tecnico ex-Torino sembra optare per un 4-3-1-2 con Mazzarani e Celli esterni di difesa, coppia centrale formata da Gigli e Rosato davanti al lituano Svedkauskas, centrocampo forte e temibile con il regista La Camera e gli interni Baldassin (già 4 reti per lui) e Corvesi; in attacco probabile impiego tra le linee di Ceccarelli dietro all’esterno Mancosu ed al centravanti molto fisico ed abile di testa Fofana (in alternativa è pronto Mastropietro, più rapido e mobile). Problemi di formazione per il Piacenza che, oltre a dover fare i conti con una rosa da rimpolpare dopo la partenza di Titone e quella ormai certa di La Vigna , deve registrare l’assenza per squalifica di Razzitti e per infortunio di Matteassi che rendono di fatto minime le possibilità di cambi nel settore avanzato.

Possibile la conferma del 4-3-3 con Segre sulla destra insieme a Debeljuh e Franchi con Cazzamalli-Taugourdeau e Saber in mediana, ma è valida l’ipotesi di un 4-2-3-1 con Franchi-Barba-Segre dietro al croato e Cazzamalli-Taugoudeau davanti alla difesa. In settimana Franzini ha provato anche un inedito 3-5-2 con Di Cecco ed Agostinone larghi a centrocampo e Sciacca centrale difesa, difficile tuttavia che si opti per un cosi repentino cambio tattico in una trasferta cosi delicata nella quale il Piacenza deve fare punti per non perdere il treno play-off. Con un minimo vantaggio di due punti su Olbia e Viterbese, basta un mezzo passo falso per uscire dalla “top ten”.

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