Italia-Spagna, il gran giorno è arrivato. Maxi schermo in piazza

Il gran giorno è arrivato: alle 20.45 la nazionale italiana di calcio cerca il secondo titolo europeo della propria storia affrontando la fortissima Spagna, campione del Mondo e d’Europa in carica. Dati i valori espressi in campo durante il torneo, sicuramente è la miglior finale possibile.  

Un maxi schermo è stato appositamente allestito in piazza Cavalli. L’iniziativa è realizzata dal Comune di Piacenza per permettere a tutti i piacentini di seguire gli azzurri. La questura ha invece organizzato, insieme a carabinieri, polizia municipale e guardia di finanza, un servizio d'ordine per garantire, in caso di vittoria, che i festeggiamenti si svolgano in maniera civile, permettendo la giusta esultanza dei tifosi in strada, ma anche il rispetto del vivere civile e la tranquillità degli altri cittadini.

La squadra iberica non ha davvero bisogno di presentazioni, si tratta infatti di una generazione di campioni probabilmente irripetibile: Xavi, Iniesta, Piquè, Casillas, Xabi Alonso e Fabregas sono giocatori dalla tecnica sopraffina, che giocano assieme da una vita e che hanno vinto negli ultimi anni davvero una serie impressionante di titoli, anche con le proprie squadre di club. Sono quindi giocatori abituati a questo tipo di partite, che solitamente affrontano con la serenità di chi ha la consapevolezza di essere il più forte.

Tuttavia nelle ultime due partite la Spagna non ha certo impressionato: il 2-0 contro la Francia è stato agevolato dai transalpini che praticamente non sono scesi in campo. La vittoria ai rigori contro il Portogallo è giunta al termine di una partita non certo dominata. Con Villa infortunato e Torres lontano parente del campione che fu, l’assenza di una prima punta di valore sicuramente non consente di finalizzare con facilità la consueta fitta serie di passaggi sviluppata: inoltre lo stesso Xavi sembra non ai suoi livelli migliori, tanto da essere stato quasi sempre sostituito da Del Bosque (come anche da Guardiola durante la stagione del Barcellona).

Mai come quest’anno invece l’Italia ha raggiunto la finale mostrando un gioco davvero convincente. Partita con l’Irlanda a parte, sicuramente l’Italia ha mostrato il gioco migliore del torneo contro l’Inghilterra prima e contro la Germania poi. Pirlo come testimoniato dai suoi stessi colleghi è stato fino ad ora il miglior giocatore del torneo, Cassano seppur non al top fisicamente ha avuto i consueti lampi di genio, Montolivo reduce da una stagione opaca come tutta la Fiorentina ha saputo far fare il salto di qualità alla squadra, De Rossi e Marchisio sono stati bravi sia ad interdire che a proporsi in zona gol, Barzagli e Bonucci hanno forse giocato addirittura meglio che durante il campionato trionfale con la Juve, Buffon come sempre ha dato sicurezza a tutta la squadra ed ha il piglio deciso del leader (anche se gli è mancata un po’ d’intelligenza in certe dichiarazioni e nella penosa scenata al termine della semifinale).

Gran merito va sicuramente riconosciuto al commissario tecnico Prandelli, che ha saputo in poco tempo ricostruire una squadra dopo l’ultimo disastroso mondiale, riuscendo a trasmettere una filosofia di gioco nonostante il consueto ostracismo dei club che durante l’anno mal volentieri concedono i giocatori per amichevoli e preparazioni varie.Inutile dire che la chiave della partita dovrebbe essere Balotelli: con un centrocampo a livelli stellari e Cassano al suo fianco non gli dovrebbero mancare le palle giocabili. Speriamo che sappia riconfermarsi ai livelli stellari mostrati con la Germania e che, in caso di gol, ci regali una bella esultanza ed un altro abbraccio commovente alla madre adottiva.

Le formazioni: Prandelli schiererà nuovamente il 4-3-2-1 con Buffon in porta, Barzagli e Bonucci centrali, Chiellini a sinistra ed Abate (preferito a Balzaretti) a destra, Pirlo playmaker con De Rossi e Marchisio al suo fianco, Montolivo dietro le due punte Cassano e Balotelli. Del Bosque invece ha dichiarato 3 punte alla vigilia e pertanto dovrebbe schierare Casillas in porta, Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos e Jordi Alba sulla linea difensiva, Busquets, Xabi Alonso e Xavi sulla linea media, Pedro (che dovrebbe essere preferito a Torres), Iniesta e Fabregas di punta.