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«Più 200% in bolletta, a rischio 500 imprese piacentine e 1200 posti di lavoro»

Le proposte ai candidati al parlamento del collegio locale da parte di Confesercenti Piacenza, che ribadisce l’allarme sul caro energia: «Devono ripartire interventi sul credito e moratorie»

Bollette in salita del 200%, un rimborso energetico che copre solo il 10-11% di quanto versato (e solo a chi ne ha diritto) a cui si aggiunge una spesa più elevata per le materie prime. Questo il quadro di difficoltà in cui si trovano oggi le imprese locali e non definito da Confesercenti Piacenza, che risponde al rincaro energia con una serie di proposte rivolte ai candidati al parlamento del collegio piacentino.

Blocco delle speculazioni sul mercato del gas, misure straordinarie anche a fondo perduto, crediti d’imposta ad hoc per acquisti di elettrodomestici o la creazione di impianti green e nuove moratorie sul credito alcune sono delle possibilità avanzate dall’associazione di categoria – un migliaio le realtà aderenti - che rilancia l’allarme: «A rischio ci sono  tra le 400 e 500 imprese piacentine e fino a 1200 posti di lavoro – spiega il direttore Fausto Arzani, affiancato dal presidente Nicolò Maserati. Un peso trasversale - sottolineano - che grava soprattutto su pubblici esercizi, quali bar e ristoranti, «che per “natura” hanno un consumo energetico molto importante. Il lavoro fondamentalmente c’è e la cosa assurda è che in tutta questa vicenda avremo imprese costrette a chiudere - temporaneamente o definitivamente – perché non possono portarlo avanti. Da un lato viene a mancare la manodopera, dall’altro le condizioni economiche perché i costi fissi sono troppo alti».

«Noi saremo a fianco delle imprese non solo con azioni simboliche, come spegnere la vetrina o le cene a lume di candela: se non avremo risposte ci muoveremo con iniziative molto più pesanti, perchè in gioco c'è la sopravvivenza». 

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