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Per San Fiorenzo Ferraroni e Panarello in mostra con il Club Cinematografico

In occasione della festa patronale il Club Cinematografico Fiorenzuola rinnova l’appuntamento con la rassegna fotografica Photo '21. Due le mostre allestite fino al giorno 31 ottobre: “Fuggevoli Incanti” di Antonio Ferraroni e “L'altro” di Adolfo Panarello

In occasione delle celebrazioni della festa patronale San Fiorenzo, il Club Cinematografico Fiorenzuola rinnova l’appuntamento con la tradizionale rassegna fotografica PHOTO '21, panoramica che presenta l'arte della fotografia nelle sue molteplici espressioni e, come di consueto, propone al sempre numeroso pubblico autori di rilevanza internazionale. Due le mostre allestite fino al giorno 31 ottobre: “Fuggevoli Incanti” di Antonio Ferraroni sarà inaugurata domenica 17 ottobre alle ore 10 presso la Chiesa della Buona Morte in via Liberazione;  “L'ALTRO”  di Adolfo Panarello sempre domenica prossima alle ore 11 presso la sede del CCF in piazza Caduti 1.  Fino a domenica 31 ottobre. Ingresso libero con mascherina e certificato verde.

Le schede

 “FUGGEVOLI INCANTI”, di Antonio Ferraroni: tutti i giorni dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Prende forma da una serie di scatti in Bianco e Nero effettuati nel borgo di Castell’Arquato e i suoi dintorni, nei luoghi in cui si svolge l’infanzia dell’autore. Alcune foto hanno come protagonista il borgo, con le sue antiche pietre, e i paesaggi intorno che offrono scorci di incomparabile bellezza; il passaggio all’interno della chiesa conduce a un momento di raccoglimento e spiritualità, mentre il ritorno sui luoghi della fanciullezza introduce a una ricerca che si snoda attraverso ricordi, emozioni e atmosfere di un tempo passato ma non smarrito, interiorizzato in quella dimensione magica che è l’infanzia. La narrazione crea una dimensione visionaria in cui emergono tagli di luce che, come flash, affiorano alla memoria e riportano in superficie una quotidianità fatta di luoghi e oggetti di uso comune, relativi a una realtà rurale, patrimonio interiore. Si tratta di un viaggio effettuato attraverso una rivisitazione di luoghi, persone, cose e valori su cui la mente vola, indugia e si sofferma, come a rinsaldare un patto con ciò che è stato e che ha formato l’essenza e la coscienza di chi vede. Questa nuova consapevolezza, dopo aver sfiorato e riconosciuto, amato e rivissuto, colma di questo nutrimento dell’anima, prosegue il suo cammino evanescente librandosi nell’aria che fluttua oltre la tenda di una finestra……… è realtà o incanto?

“L'ALTRO”, di Adolfo Panarello Lunedì, Mercoledì, Venerdì, dalle 21:30 alle 23; festivi dalle 10 alle 12 - dalle 17 alle 19. «Quando un poeta ha un’ispirazione, non sceglie la penna con cui scrivere, ma annota la sua emozione immediatamente, con qualsiasi mezzo!». Con queste parole, di solito, Adolfo Panarello risponde a chi gli chiede perché le sue foto sembrano apparentemente imperfette. «Perché le emozioni non sono schiave della tecnica, ma di questa si servono solo per poter essere condivise». La poesia e l’immagine, infatti, sono spesso fuse, nelle creazioni fotografiche di Adolfo Panarello, in una disperata esigenza di condivisione emotiva che va ben oltre le scelte canoniche della fotografia tradizionale, spesso appoggiata su motivi storico-antropologici, che si prefiggono – in qualche modo – di immortalare le visioni e le emozioni di un tempo specifico, di un evento particolare, di una società, le cosiddette “storie”. Le fotografie di Adolfo Panarello sono fuori dal tempo e dall’immanente e si prefiggono di immortalare momenti emotivi, immateriali, fluttuanti in una realtà sospesa, in cui l’osservatore è lo stesso autore della percezione artistica. «A me piace fotografare ciò che si sente e non solo ciò che si vede», è solito dire, «e questo lo trovo dovunque e non solo nei luoghi ameni, nelle belle forme o nei momenti “storici”, ma dovunque ci sia un’emozione capace di arrivare al mio cuore».

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