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Aperto a giovani e adulti / Barriera Genova / Via Giovanni Campesio

Diventare tecnici di prodotti tipici, corso gratuito a Piacenza: «Esperienze in rete con le aziende»

A promuovere la formazione è Ial Emilia-Romagna nella Scuola Alberghiera e di Ristorazione di via Campesio. Disponibili 20 posti, iscrizioni fino al 3 novembre: tutte le info

Un home restaurant, una nuova occupazione in una cantina vitivinicola, un’impresa alimentare domestica: sono alcune delle attività e dei nuovi percorsi professionali a cui sono approdati i tecnici della promozione enogastronomica regionale, qualifica e titolo del corso gratuito Ifts promosso da Ial Emilia-Romagna nella Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Piacenza. Un progetto nuovamente in partenza - iscrizioni fino al prossimo 3 novembre - aperto a 20 giovani e adulti a partire dai 18 anni di età (occupati e non) residenti o domiciliati nel territorio regionale.

Ottocento le ore previste, di cui 300 di stage, volte a creare figure esperte nella promozione dei prodotti tipici regionali e nella valorizzazione sostenibile del territorio, «competenza di assoluto valore nel mercato del lavoro», sia che si tratti di un primo inserimento o di migliorare il proprio percorso professionale, come spiega la coordinatrice Carola Orsi. «Non è un corso “teorico”, ma che ti mette in relazione con una vera e propria rete, all’interno del quale si fanno soprattutto esperienze» spiega la referente di Ial. «Facciamo diverse visite guidate nelle realtà del territorio, mettendo gli allievi direttamente in contatto con le aziende e con un sistema produttivo virtuoso. Le lezioni ospitano figure di rilievo del settore, anche all’interno del nostro laboratorio enogastronomico, quali chef e pasticceri. Si è chiamati in prima persona ad essere partecipanti attivi, è un percorso molto ricco e coinvolgente». 

                                      Corso tecnico enogastronomia Ial Piacenza

Al centro i prodotti tipici Dop e Igp dell’Emilia Romagna, protagonisti di un programma che comprende tecniche di degustazione e di promozione, abbinamenti cibo-vino, creazione di menù, biodiversità e sostenibilità del settore, strumenti di management per innovazione e sostenibilità nei processi gestionali, sicurezza alimentare, organizzazione di eventi e marketing.

«Noi offriamo una panoramica a trecentosessanta gradi rispetto ai differenti ambiti – precisa la coordinatrice - poi il corso consente, anche grazie allo stage, di concentrarsi su quello che risulta di maggior interesse per il partecipante, che si tratti della cucina, della produzione alimentare o del marketing». Un orientamento veicolato anche da un servizio aggiuntivo di coaching, per supportare la scelta del giusto contesto professionale e di approfondimento rispetto ai propri bisogni e alle proprie ambizioni.

Ampio, difatti, il ventaglio degli sbocchi occupazionali, che vanno dalla ristorazione alle aziende agro-alimentari, passando per le varie imprese turistiche, i consorzi di tutela del patrimonio enogastronomico, le associazioni di categorie, le agenzie di comunicazione o la grande distribuzione.


 

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