«Le nuove povertà e le emergenze sono la sfida: abbiamo bisogno di nuovi volontari»
La Pubblica assistenza Croce bianca annuncia il nuovo corso per volontari, aperto alla cittadinanza, che inizierà il prossimo 5 febbraio
Sono ben 8521 i servizi ordinari, suddivisi su 365 giorni, che la Pubblica assistenza Croce bianca di Piacenza ha effettuato nel corso dell'anno 2023 appena concluso. Di questi la gran parte - 6510 per la precisione - sono stati i servizi di emergenza-urgenza in convenzione con il servizio 118 regionale. Il totale delle ore di servizio è stato di 22319. «Numero davvero importanti per la Croce bianca - ha sottolineato Alessandro Miglioli, presidente dell'associazione piacentina che fa capo ad Anpas - a cui si aggiungono 573 soci, di cui 480 volontari e 8 dipendenti».
La mattina di sabato 20 maggio, nella sede di San Lazzaro, i vertici dell'associazione hanno tracciato un bilancio dell'anno concluso, annunciando il nuovo corso per volontari che partirà il prossimo 5 febbraio e aperto a tutta la cittadinanza.
«Basti pensare - ha aggiunto Miglioli - che i nostri mezzi hanno percorso otto volte il giro del mondo per un totale di 315mila Chilometro. Abbiamo dieci ambulanze, abbiamo una dozzina di pulmini e veicoli. Oggi però lanciamo un invito ai cittadini per aiutarci a rinnovare il parco veicoli. Non possiamo permetterci di fermare la rete di soccorso e sostegno alla popolazione: ci affidiamo alla pubblica carità».
«Le nuove povertà e le emergenze ci sottraggono energie - aggiunge Paolo Rebecchi - Il nostro è un impegno che cerchiamo di assolvere nel migliore dei modi, ma occorrono volontari, persone di tutte le età. Sia per i servizi di emergenza che per le attività sociali o di protezione civile. Già dopo un mese - aggiunge Rebecchi - un neovolontario può dare il suo contributo importante all’interno dell’associazione; ovviamente il percorso sanitario è più lungo perché richiede l’acquisizione di competenze specifiche tese a sapersi districare ottimamente sugli interventi».
«Abbiamo bisogno anche di persone che con l’auto di servizio sostengano le attività di pubblica utilità, socioassistenziali e il trasporto del sangue» ha concluso Alessandra Grana, responsabile sanitario della Croce Bianca.
