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La precisazione

Maruffi, Corvi: «C’è anche un piano “B” per le famiglie»

L’assessore al welfare sulle difficoltà della struttura privata per anziani: «Il Comune non può intervenire nella trattativa»

Le difficoltà della casa di riposo “Maruffi” di Piacenza non vedono il Comune protagonista della trattiva, in quanto trattasi di una struttura privata (non accreditata), ma ovviamente l’ente sta seguendo da vicino l’evoluzione della “crisi” in corso.

«La partita - ha precisato Nicoletta Corvi, assessore al welfare - è in mano tra Fondazione Maruffi e la cooperativa Proges. Si sta cercando un potenziale gestore che possa subentrare a Proges nell’affitto o acquisto del ramo d’azienda e garantire quegli interventi necessari per la struttura e la sua continuità assistenziale. C’è l’impegno a verificare la disponibilità, ma se ne sta occupando la Fondazione Maruffi, non il Comune».

L’assessore ha fatto sapere che si sta comunque lavorando ad una possibile soluzione. «Siamo ottimisti, si potrebbe arrivare ad una soluzione con un privato. Però c’è un “piano B” per tutelare ospiti e lavoratori. Come Comune abbiamo dato disponibilità a fornire la mappatura di tutte le altre realtà territoriali, accreditate e private, per l’eventuale trasferimento di ospiti (che sono 70, nda). Una mappatura che tenga presente la residenza delle famiglie degli ospiti, per evitare trasferimenti lontano dalla città».

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