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A Prato Grande / Ferriere

Una nuova mappa digitalizzata per i sentieri dell’Alta Valnure

Raccoglie 235 chilometri di sentieri della parte valnurese del Comune di Ferriere

Prato Grande e l’Alta Valnure, almeno per quanto riguarda il territorio del Comune di Ferriere, hanno una nuova mappa, più funzionale alle esigenze di chi conosce poco la zona, e digitalizzata. La mappa è il frutto di un lavoro certosino compiuto da un gruppo di appassionati, capitanati da Manuel Quagliaroli e da Giacomo Bandini, arricchita dalle foto di Roberto Salini e dal design di “Fold Studio”.

Il progetto propone un approccio sentieristico innovativo, fisicamente realizzato in scala 1:25000, ma supportato completamente dalla tecnologia digitale. Raccoglie 235 chilometri di sentieri, per un dislivello positivo di 9.500 metri. All’utente non resta che pianificare la propria avventura, disponendo della conoscenza di chi vive questi luoghi da sempre e sfruttando una delle migliori tecnologie di pianificazione e navigazione attualmente esistenti: la sentieristica turn-by-turn. La mappa è organizzata e divisa anche per lettere e per numeri, in modo da circoscrivere una determinata area in modo dettagliato anche a chi non conosce per niente questi luoghi.

«Lo abbiamo fatto - spiega Manuel Quagliaroli - per dare un servizio a tutte quelle persone che arrivano al rifugio Prato Grande e chiedono: “Dove si può andare in giro?”. Domanda semplice, che però merita risposte precise. Poi ci siamo fatti prendere la mano e abbiamo allargato il raggio d’azione alla parte valnurese del Comune di Ferriere. In futuro potremmo integrare anche la Valdaveto». La mappa è un cantiere aperto, in futuro si potranno aggiungere nuovi percorsi e migliorie. Il gruppo di lavoro si è basato su una mappa del 2005 già formulata da Celestina Mulazzi.

«Abbiamo cercato – prosegue Quagliaroli - di fare un salto in avanti verso la digitalizzazione, con Qr Code, formato Gpx e vocalizzazione delle tracce, in modo che un ciclista può ascoltare dal proprio smartphone quando è il momento di girare a destra o a sinistra. Infatti non abbiamo piantato neanche un palo. Inoltre i percorsi sono divisi per livelli di difficoltà, per modalità (a piedi, in bici, a cavallo) e vengono proposti “ad anello” o “liberi”». Ad ogni sentiero è stato infatti associato un QRcode che rimanda alla traccia direttamente navigabile mediante “Komoot”, un’app gratuitamente scaricabile da qualsiasi AppStore. L'app funziona anche senza copertura internet – accompagnando e/o guidando l’utente ovunque decida di andare, anche sui sentieri off-road più remoti che sono stati proposti – e consente di scegliere se tenere il dispositivo in vista, oppure optare per istruzioni ricevute direttamente a livello vocale. La mappa è in bella mostra al rifugio di Prato Grande (aperto anche in questa stagione autunnale), gestito dal “Collettivo 14”.

Giacomo Bandini

il collettivo 14

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