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L'intervento

«Se anche Ematologia ha risolto i suoi problemi, perché costruire il nuovo ospedale?»

Il comitato “Salviamo ospedale”: «Siamo ancora in tempo per evitare una scelta sbagliata»

«Abbiamo appreso, con grande soddisfazione che le criticità denunciate dal direttore del dipartimento Oncoematologia, Daniele Vallisa, durante il dibattito pubblico del 23 marzo 2023 nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese, relativamente al reparto da lui diretto sono state brillantemente risolte in meno di un anno, con completa soddisfazione degli operatori e a quando si apprende, dai pazienti». Così il comitato “Salviamo ospedale” torna con un intervento a difesa dell’attuale nosocomio di via Taverna. Leggiamo infatti: “oggi il day hospital risponde a esigenze assistenziali che non negli ultimi anni sono notevolmente cresciute… I nuovi ambienti sono stati strutturati in modo da tener conto delle fragilità dei pazienti che presentano un elevato rischio infettivologico, situazione di grave anemia, carenze piastrinica ed effetti collaterali legati alle terapie in corso. Non dimentichiamo che qui vengono anche gestiti pazienti sottoposti a trapianto di midollo e in questa ottica, il nuovo day hospital risponde appieno ai requisiti che l'accreditamento ci pone”. Aggiunge la direttrice Paola Bardasi: “accanto al benessere del paziente, si è pensato al miglior comfort e sicurezza per il personale. La notevole luminosità dei locali, la loro ampiezza i colori scelti sono stati pensati anche in funzione di offrire per quanto possibile, un ambiente più confortevole e rassicurante possibile ai pazienti”».

«Ricordiamo per gli smemorati che nel dibattito ricordato, si affermò che l’attuale nosocomio non aveva futuro ed era impossibile migliorarlo. È questa la riprova che è possibile rigenerare e migliorare l’attuale struttura. È quello che il nostro comitato ha sempre richiesto! È possibile in questo modo evitare che questa parte di città sia abbandonata al degrado e lo spreco di altro territorio agricolo. È possibile in questo contesto riconsiderare l’utilizzo dell’ex ospedale militare come sede della del corso di medicina in lingua inglese. Siamo ancora in tempo per evitare una scelta sbagliata, ed impegnarci tutti per migliorare rigenerare l’attuale struttura dove è possibile raddoppiare il Polichirurgico come abbiamo dimostrato, così come è fattibile in breve tempo risolvere il problema dei parcheggi. Occorre la volontà politica di chi ha le competenze decisionali a partire dalla Regione Emilia-Romagna. Rinnoviamo l’appello a tutti coloro che hanno potere decisionale a ripensare le decisioni fin qui assunte e a cambiare direzione di marcia nell’interesse dei piacentini, che non possono aspettare dieci anni per la soluzione dei loro problemi di salute. Il problema, lo ribadiamo, non sono nuove scatole edilizie ma il reclutamento di nuovi medici ed infermieri, meglio pagati, per colmare i vuoti degli organici presenti oggi nella sanità pubblica».

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