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Venerdì, 26 Aprile 2024
Piacenza Nostra

Piacenza Nostra

A cura di Cesare Zilocchi

Orsi nel piacentino?

L’ultima volta che troviamo menzionato l’orso piacentino in un documento ufficiale, questo reca la data 28 aprile 1586, essendo duca nostro Alessandro Farnese

Poco probabile, ma che notizia qualora fosse confermata! L’ultima volta che troviamo menzionato l’orso piacentino in un documento ufficiale, questo reca la data 28 aprile 1586, essendo duca nostro Alessandro Farnese. La grida sulla caccia recita tra l’altro: “nessuno potrà tirare con schioppi a nessuna sorta di animali grossi o piccoli eccettuati i soli lupi, orsi, volpi e gatti selvatici”. Vent’anni dopo, la grida del successore (duca Ranuccio) non fa più cenno alcuno al plantigrado peloso e pertanto dobbiamo pensare che al tempo fosse scomparso. Ciò però, in riferimento al solo territorio di pianura, dove si estendeva  la riservata caccia ducale.  

Dell’orso – stavolta sui gioghi dell’Appennino - parlerà ancora il capitano Antonio Boccia, impegnato per conto dell’ amministrazione napoleonica nel suo “Viaggio ai monti di Piacenza (1805)”. Percorrendo i luoghi in riva destra del Nure, tra Fontanarosa e il lago Bino,  attraversa uno stretto sentiero tra due erte coste dette rispettivamente: la Roccazza e il Roccone dell’orso, nei pressi dei quali “avvi un antro chiamato la grotta dell’orso perché è fama che qualche anno addietro fosse asilo di quelle fiere, non eterogenee per lo passato in questi monti”.   

Orsi nel piacentino?

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