Gli esodati piacentini rispondono a Tito Boeri
Il Gruppo Esodati Piacenza ritiene indispensabile rispondere all'intervista concessa dal presidente dell'INPS dott. Tito Boeri ai quotidiani "Repubblica" ed "Il Sole 24 ore" del 28/08/2016. "Il problema "Esodati" - scrivono in una nota - nasce in seguito alla mancanza di transitorietà della Riforma Fornero ed alla sua applicazione retroattiva incostituzionale. Con l'intento di sanare tale ingiustizia il parlamento ha approvato fino ad ora 7 salvaguardie ed istituito un Fondo esodati (art. 1 comma 235 della L 228 del 2012), nel quale sono state accantonate le risorse finanziarie previste per i singoli provvedimenti a favore degli esodati. Ha anche stabilito che tali risorse debbano essere utilizzate solo a tale scopo. Si tratta quindi di leggi dello stato alle quali l'INPS ed il suo presidente sono tenuti ad ottemperare, senza opporre ostacoli burocratici (non fornire i dati o sovrastimarli) o mediatici (concedere interviste fuorvianti). Ricordiamo che i beneficiari dei provvedimenti di salvaguardia rientrano in categorie ben precise, hanno requisiti anagrafici stringenti e soprattutto hanno versato almeno 35 anni di contributi.
Hanno pieno titolo di usufruire del trattamento economico in funzione del conto pensionistico maturato. E' fortemente demagogico e socialmente divisivo alludere a certi valori di pensione, come Boeri ha fatto sul "Sole 24 ore", se ad essi corrispondono i contributi versati per legge. E' altrettanto demagogico confondere la previdenza con l'assistenza. Ribadiamo con forza la richiesta che l'approvazione della ottava e ultima salvaguardia sia veloce, in modo da chiudere questa vergognosa e dolorosa vicenda, che riguarda ancora 34.000 persone" .