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Cronaca

Gioco d’azzardo, Piacenza record negativo di pazienti con dipendenze in Regione

Ben 1.277 persone hanno frequentato il Sert nel 2014 in tutta l’Emilia Romagna, segnando un più 15% rispetto all’anno precedente. L’8,8% dei pazienti in cura al Sert di Piacenza hanno dipendenze legate al gioco d’azzardo

In Emilia-Romagna il gioco d'azzardo continua a soggiogare: il 2014 fa segnare un piu' 15% rispetto al 2013 nel computo di chi soffre di ludopatia. Percentuale che cresce esponenzialmente se si prende in considerazione il triennio 2010-13: +116,8%. I dati sono stati forniti il 19 maggio durante la seduta delle commissioni Politiche per la salute e Politiche sociali della Regione. Nel 2014, hanno spiegato i funzionari regionali, sono state 1.277 le persone state prese in cura dal Sert per patologie collegate al gioco d'azzardo (il 4,3% dei trattamenti del servizio per le dipendenze patologiche). A Piacenza la percentuale piu' alta di tutta la regione: 8,8%. Seguono Ferrara e Ravenna con il 6%, Cesena, 5,9%, e Modena, 5,6%; ben 467 sono state le chiamate al numero verde (800.033.033), creato dalla Regione, di cui 130 provenienti dall'Ausl di Bologna, 76 da Modena, 64 da Reggio Emilia, 42 da Parma fino alle 14 provenienti da Forli'.

Per combattere la ludopatia, si legge nella nota, la Regione ha attivato corsi formativi per il personale sanitario, sociosanitario ed esercenti, ha definito nella legge il percorso di assegnazione del marchio Slot Freer ai locali che non hanno installato o che hanno disinstallato slot machine e apparecchi per il gioco e ha attivato il numero verde. A Reggio Emilia e' stata anche creata una struttura residenziale sperimentale specializzata (Pluto) che ha ospitato 40 persone, 19 provenienti da altre regioni e 21 dell'Emilia Romagna.


 

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