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Cronaca

Incontro pubblico a favore della famiglia naturale

A Roma, Piazza San Giovanni, 20 giugno 2015, ore 15,30

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Sabato 20 giugno 2015 alle ore 15,30 in Roma, Piazza di San Giovanni, siamo tutti invitati a manifestare con la nostra presenza il nostro sostegno a favore della famiglia naturale e del primario diritto dovere dei genitori di educare i propri figli secondo le proprie convinzioni morali, religiose, filosofiche. La realtà della famiglia e tali prerogative genitoriali sono, infatti, gravemente minacciate da alcuni disegni di legge in discussione in Parlamento, e dalla introduzione dell’insegnamento della ideologia gender nelle scuole.

La manifestazione di Roma non è in contrasto ma costituisce essa stessa un tentativo di DIALOGO con coloro che, a livello politico e di governo, stanno per varare provvedimenti di gravità inaudita per il futuro del nostro Paese e dei nostri figli.

Non facciamoci ingannare dalle voci di chi minimizza, né dal nostro amore per la comodità, o dalla tentazione di evitare fatiche e fastidi; diffidiamo di chi punta su un non ben compreso diverso dialogo con chi sta per uccidere la famiglia. Se pensiamo di avere amore ed interesse per i nostri simili, compresi gli omosessuali, in particolare per i più deboli, a cominciare dai bambini, e di avere a cuore il futuro del nostro Paese e della famiglia, non possiamo mancare a questo appuntamento, che è per noi e per la nostra società una occasione epocale, forse l’ultimo baluardo per evitare che, da domani, con la introduzione del matrimonio omosessuale (che è ciò che farà il DDL Cirinnà) e della cultura gender nella scuola, i bambini possano essere educati fin dall’infanzia a pratiche sessuali nella sola dimensione fisico-genitale, orientate ad un piacere fisico ed egoistico; privati del loro diritto fondamentale di avere un padre ed una madre, ed essere affidati a coppie dello stesso sesso; i genitori e le famiglie siano spogliati del loro diritto dovere di educare i propri figli; con la fecondazione assistita, in particolare eterologa, siano di fatto annullate le responsabilità connesse alla generazione di figli; sia legittimata la pratica dell’utero in affitto, con sfruttamento della donna e della povertà, commercio di figli, di ovuli e di gameti; privazione della libertà di opinione e di espressione sui temi della omosessualità. Il tutto con un totale stravolgimento della antropologia e della concezione dei rapporti di coppia, di genitorialità e di filiazione, di parentela, in un mondo artificiale e non più umano, che porterà a conseguenze sociali ed individuali gravissime, all’isolamento ed allo smarrimento dei singoli, sempre più deboli e fragili, alle nevrosi, forse ad una vera emergenza psichiatrica, di cui tutti dovremo farci carico, nella sostanziale eutanasia dell’umano.

Pensiamo che tutto questo sia una esagerazione? Guardiamoci attorno, e vediamo tra le macerie che cosa resta, già oggi, nella società, della famiglia, e quanta sofferenza già si vive, in particolare dalla parte dei bambini, nelle separazioni e nei divorzi.

A chiarimento di alcune questioni che alcuni hanno posto, sentito il portavoce del Comitato Organizzatore, il Prof. Massimo Gandolfini, comunico anche che:

- Papa Francesco, il Vicariato di Roma (Card. Vallini) e la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), per bocca del suo Presidente S.E.R. il Card. Angelo Bagnasco, sono favorevoli e sostengono l’evento (per conferme, chiamare la segreteria del Vicariato di Roma - Don Nicola); solo, ci chiedono di riempire la piazza!

- domani, lunedì 8 giugno 2015, alle ore 16,00, il Prof. Gandolfini incontrerà il segretario della CEI S.E. Mons. Nunzio Galantino;

- l’adesione alla manifestazione non comporta il proprio assenso né sostegno ad alcuna proposta legislativa alternativa (ivi compreso il Disegno di Legge per un Testo Unico riepilogativo sulle convivenze di fatto predisposto dal Comitato Sì alla Famiglia).

Da ultimo, per chi volesse, segnalo al mia disponibilità, anche in vista dell’appuntamento di Roma, ad incontri di formazione, informazione ed eventualmente di confronto sul DDL Cirinnà, l’inculturazione gender nelle scuole a partire dalle linee guida elaborate dall’OMS (accludo una bozza della locandina).

Amici, per entrare nella vita noi abbiamo avuto bisogno della famiglia. Ora la famiglia ha bisogno di noi! Se questa iniziativa fallisse, dopo potrebbe esserci il vuoto, una strada forse senza ritorno prima del baratro. Riflettiamo e, Vi prego, se possiamo, non manchiamo! Diffondi, se lo condividi, questo avviso, ed attiviamoci perché quante più persone possibile possano manifestare con noi a favore della famiglia naturale e contro i progetti di inculturazione gender nelle scuole. Tanti che neppure conosciamo ce ne saranno grati!

Livio Podrecca

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