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Cronaca Via Dante / Via Cornegliana

Panificio di via Corneliana 69, il giudice: «Deve chiudere»

Il giudice del Tribunale civile ha deciso: il panificio in via Corneliana 69 deve chiudere, entro il 20 novembre. Hanno vinto gli abitanti delle case sopra il negozio rappresentati da Giuseppe Paderni. «Il forno ci ha reso impossibile la vita per più di un anno»

Il giudice del Tribunale civile ha deciso: il panificio in via Corneliana 69 deve chiudere, entro il 20 novembre. Hanno vinto gli abitanti delle case sopra il negozio rappresentati da Giuseppe Paderni.

Tutto è iniziato più di un anno fa quanto al piano terra dello stabile ha aperto un panificio che ha creato fin da subito, a detta dei residenti del palazzo, diversi problemi: rumore insopportabile dovuto ai macchinari in funzione e troppo calore.

Ma non solo, l'11 luglio 2011, quando Giuseppe Paderni e Mario Aloe erano andati con alcuni striscioni di protesta davanti al Comune avevano dichiarato: «Noi abitiamo in via Corneliana, io abito in quella casa da 27 anni e il piano terra del condominio ha sempre ospitato attività commerciali come negozi. Ma da 15 mesi ha aperto un panificio, che non è un'attività commerciale ma un'attività produttiva. Questa è una palese violazione del piano regolatore. Le attività produttive non possono essere ospitte in quella zona».

E avevano inoltre denunciato: «Oltre ad una palese violazione del piano regolatore, questa attività ci sta rendendo la vita impossibile: non solo il calore del forno che ci fa svegliare nel cuore della notte ma anche il tremendo rumore dei macchinari in funzione sempre nelle ore notturne. Abbiamo fatto 4 esposti al sindaco ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Sono 15 mesi che portiamo avanti questa battaglia. L'Arpa e una nostra perizia hanno rilevato un'immissione di rumore 8 volte superiore al consentito. Il Comune ci ha risposto solo che siccome è un'attività di artigianato di servizio può stare». E concludendo avevano parlato di sicurezza: «Oltre al rumore e al calore c'è il problema 'sicurezza'. Cioè la nostra incolumità: il panificio non ha il certificato di prevenzione incendi, ha la canna fumaria abusiva e le tubature del gas nelle cantine».

Bene. Hanno vinto. Il Tribunale ha ordinato la cessazione dell’attività del forno e ha stabilito che dovranno fermarsi anche tutti imacchinari e la cucina gastronomica. Ora sono in corso due indagini: una da parte del difensore civico del Comune e l'altra da parte della Procura, alla quale i residenti, assistiti da un avvocato, avevano presentato un esposto. Il difensore civico, che ha preso visione della documentazione prsentata dai condomini, ha rilevato alcuni aspetti dubbi riguardo alle licenze. La Procura invece sta eseguendo accertamenti sull'esposto. Alla base della decisione del giudice, tra l’altro, ci sono le relazioni dei periti, i quali hanno riscontrato il rumore effettivamente insopportabile e il calore che portava, in alcuni casi, il pavimento dell'appartamento appena sopra il panificio ad arrivare fino a 40 gradi.

 

 

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