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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Provincia, confronto tra Rolleri e il personale: pronti 46 prepensionamenti

Di questi, 7 riguardano i dirigenti. Il presidente: «Non voglio dichiarare il dissesto finanziario come altre Province». Silva: «Se non applichiamo questi provvedimenti, non passiamo il 2015». Montanari: «A noi i sacrifici, i dirigenti invece rinunciano solamente ai buoni pasto»

Lungo faccia a faccia in aula consiliare nel pomeriggio del 15 dicembre tra il presidente della Provincia Francesco Rolleri, il direttore generale Vittorio Silva, e il personale dell’ente di via Garibaldi. Oggetto del confronto le ultime novità sulla legge di Stabilità, che suggerisce alla Provincia di Piacenza di prendere alcuni provvedimenti per contenere le spese di gestione, soprattutto per quanto concerne il personale.

«Il nostro obiettivo – ha esordito il presidente Rolleri in una sala gremita – è di ottenere il pareggio di bilancio nel 2015. Sappiamo che ci sono tanti enti pronti a dichiarare lo stato di dissesto per il prossimo anno, altri che non sono riusciti neanche a chiudere il bilancio 2014.  È molto meglio essere lavoratori di un ente in pareggio, che essere dipendenti, collaboratori o dirigenti di una Provincia in dissesto finanziario. Se riusciamo il prossimo anno ad avere il pareggio, poi dal 2016 potremo erogare i servizi sufficienti per il territorio piacentino. Per arrivare a questo bisogna passare attraverso scelte impopolari: io ad esempio verrò ricordato ai posteri come il presidente che ha fatto comprare le catene da neve ai piacentini».

Vittorio Silva ha ricordato le scelte di queste ultime settimane, per far fronte a un ammanco di 1 miliardo e 200 mila euro per le Province italiane. «La strada scelta da Rolleri – è il suo intervento – è stata quella di assumersi delle responsabilità. È stato deciso di estinguere i mutui in essere per “liberare” il bilancio del prossimo anno. Non sono stati ancora presi impegni gravosi come la manutenzione delle strade, abbiamo fatto tagli e recuperato alcune risorse. Ora dobbiamo però aprire una nuova fase: quella dei pre-pensionamenti. Sono 46 i lavoratori che hanno i requisiti per il prepensionamento, di questi 7 sono dirigenti. Questo provvedimento non avverrà nei primi mesi del 2015, voglio tranquilizzare tutti, ma nel 2016. D’ora in poi – Silva ha descritto i prossimo impegni - il servizio di portineria e sicurezza della sede non verrà affidato a una ditta esterna, ma sfrutteremo una riorganizzazione del nostro personale. Verranno rivisti gli orari dei servizi: si lavorerà 5 mattine e 2 pomeriggi (lunedì e mercoledì), fino alle ore 18. Sono confermati i buoni pasto per i dipendenti, non per i dirigenti, a cui verranno tagliati - un buono pasto ha il costo di 7 euro, ogni dirigente rinuncerà di conseguenza a 56 euro al mese, nda -. Non verranno più effettuati e pagati straordinari, ad eccezione dei soli lavoratori che svolgono il servizio all’esterno. Verranno ridotte in modo cospicuo le trasferte, da effettuate solo in casi di necessità. Inoltre – promette Silva – esorteremo i dirigenti scolastici a comportarsi allo stesso modo nostro, incaricandosi di tagliare laddove possibile. La situazione non è affatto semplice, so perfettamente che c’è preoccupazione in voi, anche noi siamo preoccupati, ma non applichiamo questi provvedimenti, il 2015 non lo passeremo».

I dipendenti hanno criticato duramente la riforma Delrio sugli enti locali e il Patto di Stabilità in discussione a Roma. «A mio giudizio – ha preso la parola il dipendente Roberto Montanari, esponente locale di Rifondazione – raccontate solo delle “palle”, non sento tutta questa sincerità quando ci dite che vi dispiace. In pratica queste nuove normative vi hanno portato a licenziare immediatamente i precari dell’ente, chiedete sacrifici per i dipendenti che prendono dai 1000 ai – se va bene – 1500 euro, e nel frattempo i dirigenti sono costretti a rinunciare solamente ai buoni pasto». L’intervento critico di Montanari è stato condiviso da gran parte dei presenti. «Avete ricevuto – ha spiegato un altro – Delrio proprio in questa sala consiliare: dovevate assestargli un bel calcio nel sedere, altro che accoglierlo. Qua c’è un solo responsabile: il Partito Democratico che è al governo». 

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