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Giustizia

Sei nuovi dipendenti in procura, Pradella: «Soluzione temporanea ma ora sospiro di sollievo»

Dovevano essere sette ma uno è stato richiamato dall'amministrazione di provenienza (Milano), mentre quattro rimarranno a Piacenza un anno

«È evidente che quella trovata è una soluzione temporanea tuttavia consente al personale in servizio in condizioni di stanchezza e stress immaginabili di tirare un sospiro di sollievo». Lo ha detto nella tarda mattinata del 19 febbraio il procuratore Grazia Pradella commentando l’arrivo tanto agognato e invocato, di personale amministrativo in procura: si è ancora lontani dall’essere a piena pianta organica che prevede 30 persone, tuttavia ad oggi con sei nuovi arrivi, il totale arriva a 22. I conti si fanno agilmente: la procura ha lavorato per anni e fino a poche settimane fa solo con 16 dipendenti amministrativi.  Nel dettaglio si tratta di quattro persone, già dipendenti amministrativi della Giustizia e applicati con concorso straordinario: dovevano essere cinque ma per una l’amministrazione di provenienza (Milano) si è opposta. Questi lavoratori saranno impiegati a Piacenza per un anno, un quinto invece è un assistente che è stato trasferito definitivamente in via Del Consiglio, infine il sesto è una new entry nel mondo della giustizia ed è ancora in fase di tirocinio.

Non è una novità la drammatica e clamorosa situazione paradossale che vive Palazzo Madama da molto tempo. Da più parti erano stati lanciati allarmi e vere e proprie richieste d’aiuto provenienti anche dal procuratore stesso (LEGGI QUI). Il problema è arci noto: un pool di magistrati che lavorano migliaia di fascicoli e per contro pochissimo personale amministrativo che li gestisce e che manda avanti gli uffici. A tamponare minimamente la situazione ci hanno pensato alcuni pensionati delle forze dell’ordine che volontariamente e per qualche giorno alla settimana prestano la loro opera in via del Consiglio, ma ovviamente non è per nulla sufficiente, anzi.

«Come noto - spiega Pradella - ho chiesto più volte aiuto per iscritto e informalmente alle autorità competenti. Desidero quindi ringraziare ad oggi il procuratore e l’avvocato generale di Bologna che appena dopo essersi insediati, sono venuti a Piacenza per rendersi conto della situazione ricordata nel dettaglio anche durante la cerimonia di apertura dell'anno giudiziario a Bologna nelle settimane scorse». «Anche il foro piacentino e la Camera Penale hanno appoggiato le mie richieste e fatto quadrato, in particolare ringrazio l’avvocato Graziella Mingardi quale membro piacentino del consiglio giudiziario che ha sollevato più volte il problema», ha aggiunto.

Anche i parlamentari piacentini Tommaso Foti ed Elena Murelli si sono dimostrati sensibili alla grave situazione. «Il primo – ha ricordato Pradella – già nel 2021 aveva presentato un’interrogazione parlamentare, mentre Murelli è rimasta in stretto contatto con il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari che è anche venuto a Piacenza a verificare di persona lo stato degli uffici e che si è sempre rapportato con Gaetano Campo, capo dipartimento dell’Amministrazione giudiziaria con cui a mia volta sono sempre stata in contatto».

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