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Domenica, 28 Aprile 2024
La distribuzione sul territorio

Dove si fa più impresa? Dopo i capoluoghi, Podenzano Rottofreno e Carpaneto. La classifica

In totale oltre 24mila, quasi 11mila in città. Più numerose a Fiorenzuola che a Castel San Giovanni: i numeri delle unità locali attive nei singoli comuni piacentini dal 2018 al 2021

Dove si concentrano le oltre 24mila unità locali delle imprese attive in provincia di Piacenza? Si parte - ovviamente - dal perimetro cittadino, dove nel 2021 se ne contano 10.940, quota che assorbe il 44% di quelle complessivamente presenti nei confini locali. Seguono i capoluoghi di val d’Arda e val Tidone: 1.475 a Fiorenzuola, 1.145 a Castel San Giovanni, secondo e terzo comune della classifica. Poi si scende a numeri a tre cifre per Podenzano (783), Rottofreno (745) e Carpaneto (620), nelle prime dieci posizioni insieme a Rivergaro, Borgonovo, Pontenure e Cadeo. (nella grafica sopra)

Oltre a una graduatoria dei comuni piacentini che segnalano un aumento o una diminuzione del numero di addetti e addette delle aziende tra il 2018 e il 2021, i dati dell’Archivio statistico delle imprese attive (ASIA) dell’Istat - pubblicati dalla Provincia di Piacenza - offrono anche un quadro della distribuzione delle stesse in area piacentina. Ad arricchire lo stato dell’arte dell’economia privata locale, la variazione negativa e positiva del numero delle realtà lavorative per comune, registrata nell’arco del quadriennio in esame: dal +9,3% di Bobbio al -26,5% di Piozzano. QUI LA MAPPA.

I numeri non coprono l'intero sistema produttivoe non sono quindi confrontabili con quelli del registro imprese delle Camere di Commercio; sono esclusi dal dataset i settori dell'agricoltura e della pubblica amministrazione, in aggiunta ad alcune altre sezioni di attività economica. La voce unità locali include imprese o loro succursali: 4.929.379 in Italia nel 2021, 403.889 in Emilia-Romagna, 24.820 complessivamente quelle della provincia di Piacenza.

LE IMPRESE E IL TERRITORIO – La fotografia della ripartizione delle attività, riflette sostanzialmente popolosità e localizzazione dei comuni; una classifica di “quantità“ che non sempre coincide con quella del numero degli occupati, su cui pesa soprattutto la dimensione dell’impresa.

Superata la top ten, la graduatoria - da 432 a 341 unità locali - prosegue con Castelvetro, Gossolengo, Cortemaggiore, Ponte dell’Olio, Castell’Arquato, Alseno, San Giorgio e Monticelli, Bobbio e Caorso.

La coda finale è quasi interamente occupata dai piccoli comuni della montagna: Farini, Ferriere, Coli, Morfasso, Ottone, San Pietro in Cerro, Besenzone, Corte Brugnatella, Piozzano, Cerignale e Zerba, che chiude la classifica con un totale di sette imprese.

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