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Parla il presidente

Cavalli sull’abbandono di Fivi: «Sento già le prime lamentele»

Fa ancora discutere l’abbandono della fiera, sbarcata a Bologna. Il presidente: «Eravamo pronti ad accontentare tutte le richieste, ma avevano già deciso. Ora rimango sulla riva del fiume ad aspettare»

«L'unico che non ha mai polemizzato sull’abbandono della Fivi sono stato io. Se ne sono state dette di cotte e di crude. La verità la sappiamo solo io e il presidente della Fivi». Così Giuseppe Cavalli, presidente di Piacenza Expo, è tornato sul caso della Fiera dei vignaioli indipendenti che ha preferito scegliere Bologna e lasciare Piacenza, dove era nata e cresciuta. Com’è noto Piacenza Expo è corsa ai ripari organizzando una sua fiera del vino, in programma a settembre. «Ma non sarà una corsa contro la Fivi - precisa Cavalli - una competizione con loro in polemica. Noi facciamo semplicemente la nostra fiera. Abbiamo già 250 espositori, contiamo di arrivare a 300».

Cavalli, ascoltato in audizione in commissione a Palazzo Mercanti, ha spiegato anche il suo punto di vista sull’addio della Fivi. «Un mese prima dell’ultima fiera - ha dichiarato il presidente - proponemmo le nostro soluzioni per passare da 800 a 1150 espositori. Fivi intanto ci chiese in una mail perché registrammo per nostro conto il marchio “Fiera dei vini di Piacenza”, azione naturale perché il nostro obiettivo è quello di creare fiere. E ci chiesero più parcheggi, più spazi espositivi e un maggior coinvolgimento della città. Insieme all’Amministrazione comunale, in una “call”, dissi chiaramente che “noi c’eravamo”, eravamo pronti a rispondere alle loro esigenze.

La tensostruttura per ospitare all’esterno più espositori costava 60mila euro, ne avevamo previste due. In questo modo tutti e 1150 stavano a Piacenza Expo e queste due tensostrutture le avremmo concesse gratis. Tutto ciò che ci avevano contestare, lo “davamo”». Però l’addio è stato comunque concretizzato. «Ma al loro interno avevano già deciso - aggiunge Cavalli -, volevano andare altrove. Però io rimango “sulla riva del fiume” ad aspettare. A Bologna si paga 15 euro il parcheggio della fiera, a Piacenza era gratis. Abbiamo già sentito le prime lamentele dei produttori. Da parte nostra nessun rimpianto. Siamo ripartiti più forti e determinati di prima con la nostra nuova fiera dei vini. E dico che guadagneremo anche di più».

Giuseppe Cavalli-11

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