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Piacenza Expo

Il Mercato Vignaioli indipendenti lascia Piacenza e approda a Bologna

Appuntamento dal 25 al 27 novembre nel capoluogo emiliano dopo le edizioni a Piacenza Expo. La Lega attacca: una sconfitta per l'amministrazione comunale

Giunto alla 12esima edizione il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti - evento organizzato dalla Fivi- Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - saluta definitivamente Piacenza, sede storica della kermesse, e approda a Bologna. L'appuntamento che si terrà nell'ultimo weekend di novembre (dal 25 aka 27) è a BolognaFiere dove arriveranno esperti e appassionati di un settore in continua crescita. 

«Il Mercato dei Vini - spiega il presidente della Fivi, Lorenzo Cesconi - non è una semplice fiera, ma la festa dei Vignaioli e delle Vignaiole, un momento di incontro tra produttori, pubblico e operatori, unico nel suo genere. Vogliamo innanzitutto ringraziare Piacenza Expo per aver percorso con noi questo primo importante pezzo di strada: se il Mercato dei Vini è diventato un evento di successo è anche merito di chi ci ha creduto fin dal principio. Ma il mercato negli anni è cresciuto in modo costante e naturale, quasi di pari passo con la crescita di Fivi, nei numeri e nel riconoscimento: nel 2022 abbiamo raggiunto il massimo, in termini di partecipazione di espositori e di pubblico, e quindi era inevitabile cominciare a immaginare soluzioni nuove e nuovi spazi, mantenendo però la filosofia originale». 

Nel dettaglio sono più di 1.500 le aziende associate alla Fivi: 870 hanno partecipato all'edizione 2022, oltre 200 in più rispetto all'anno. 
«Siamo felici di accogliere il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti - afferma il presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari - e siamo certi di poter offrire a Fivi nuove opportunità di crescita di questo importante evento. BolognaFiere con Slow Wine Fair, Marca, Sana e questa nuova manifestazione che entra a far parte del nostro calendario fieristico, si afferma sempre di più come polo espositivo leader nell'agroalimentare». 

Il format della manifestazione, viene sottolineato, presenterà delle novità ma rimarrà del tutto simile a quanto avvenuto negli anni: mostra-mercato di tre giorni con centinaia di Vignaioli da tutta Italia, disposti in ordine casuale secondo sorteggio con uno spazio dedicato agli artigiani del cibo senza dimenticare i partner di Fivi.

Rancan e Zandonella (Lega): «Prima grande sconfitta dell’amministrazione comunale. Ma il sindaco sorride insieme a Bonaccini per promuovere la sua candidatura a segretario Pd» - «Mentre il governatore Stefano Bonaccini era a Piacenza, insieme al sindaco Katia Tarasconi, per promuovere la sua personalissima campagna alla segreteria del Pd, tra promesse, sorrisi e strette di mano, la fiera mercato Fivi lasciava Piacenza. Dopo 10 anni i piccoli viticoltori si trasferiranno al centro eventi BolognaFiere, sancendo, di fatto la prima grande sconfitta dell’amministrazione comunale». Così il commissario regionale Lega Emilia e capogruppo del Carroccio in Regione Matteo Rancan e il segretario provinciale della Lega Luca Zandonella in merito alla perdita di uno dei più importanti eventi fieristici cittadini parlano di «duro colpo per il territorio». 

«A perderci sarà l’indotto cittadino: commercianti, ristoratori, settore alberghiero che vedranno contrarsi gli incassi a causa del mancato flusso turistico. E’ così che l’amministrazione comunale difende Piacenza?. Bonaccini invece, ancora una volta smentisce se stesso. Dopo aver sostenuto a più riprese l’importanza di Piacenza, assicurando che il ruolo di Cenerentola della Regione sarebbe presto venuto meno, dopo aver raccolto i voti indispensabili alla sua elezione a presidente della Regione, prima, e a quella a sindaco di Tarasconi, poi, conferma il suo totale disinteresse per la nostra città» hanno attaccato Rancan e Zandonella.
«Non possiamo accettare un ennesimo scippo da parte di Bologna e favorire, ancora una volta un accentramento delle eccellenze territoriali sulla città felsinea. Questo risultato è frutto di un’amministrazione comunale debole che si inchina alle volontà di un governo regionale accentratore e supponente» proseguono i leghisti, preoccupati circa il futuro di Piacenza Expo, partecipata al 50,5% dal Comune di Piacenza. 
«Se il buongiorno si vede dal mattino, non possiamo che aspettarci il peggio. Bonaccini farebbe bene a ricordare che è stato chiamato dai cittadini a ricoprire un ruolo che ha completamente abbandonato, preso com’è dalla scalata alla segreteria dem» hanno concluso Rancan e Zandonella.

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